Il pediatra.
Non ne ho mai parlato molto, nonostante sia sicuramente un argomento molto importante per chi ha bimbi piccoli. Tra le qualità che ho ritenuto fondamentali nella scelta del pediatra di Sofia (dando per scontate la competenza, l’esperienza e la professionalità) ci sono sicuramente la reperibilità (motivo per il quale la prima pediatra, che onestamente mi piaceva abbastanza, è stata “cassata” dopo averla cercata invano per un numero imprecisato di volte), l’umanità nel rapporto con mia figlia, l’atteggiamento nei confronti dell’allattamento al seno (diciamocelo che i pediatri di formazione “anni ‘70” sono nemici dell’allattamento al seno e fanno di tutto per scoraggiare le mamme dal praticarlo) e la bassa propensione a medicine e medicalizzazione in generale.
Il pediatra di Sofia è un fan sfegatato dell’allattamento al seno.
I primi contatti con lui li ho avuti proprio perché gli chiesi dei consigli in merito, all’inizio del nostro allattamento, e mi diede spiegazioni così precise, dettagliate e puntuali che non mi aspettavo davvero, e sicuramente in quel frangente si è conquistato la mia fiducia.
A parte questo, forse è anche un po’ un tipo “sui generis”… sicuramente non esattamente “melenso”, forse un pochino prolisso per certe cose, e altrettanto spartano per certe altre. A volte taglia corto in modo piuttosto deciso, in certi momenti mi sono sentita quasi un po’ a disagio… altre volte invece si allunga e si dilunga, e io mi perdo ad ascoltarlo…
Ieri, comunque, è stato grande e, dentro di me, gli ho “perdonato” le volte in cui mi ha fatta sentire deficiente. Mi sono sentita “vista” veramente in profondità su alcune cose che per me rappresentano dei punti deboli nel rapporto con Sofia e con me stessa. Senza bisogno che fossi io ad affrontare certi argomenti, li ha messi sul tavolo lui con una tale disinvoltura e semplicità, da avermi fatta sentire capita e quasi “fotografata” dentro.
Ho provato la bella sensazione di essere vista nelle mie debolezze, sostenuta e accompagnata.
:)
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