sabato 28 gennaio 2012

Fase oppositiva ?


Da una settimana circa Sofia è cambiata… alterna momenti della sua consueta dolcezza a momenti di negatività assoluta, in cui si rifiuta di obbedire (e di dormire !!!), assume un atteggiamento di sfida verso me e Ciccio e fa tutto di testa sua.
All’inizio  ho pensato alla solita dentizione malefica… ora inizio a pensare che ci sia dell’altro.
Il problema più ricorrente è la risistemazione dei giochi, che ha sempre fatto di buon grado e quasi spontaneamente. Mi ero illusa che abituarla fin da piccola a questa pratica servisse a farle acquisire un’abitudine che avrebbe portato con sé per sempre (o quasi)…. E invece da una settimana in qua quando le dici “mettiamo a posto le costruzioni” o “conserviamo i pezzi del puzzle”, lei ti guarda e ti dice “no!”, elude il discorso, va via a fare altro, si mette a protestare, scalciare, oppure tira fuori il suo repertorio di “altre cose” per dirottare il discorso su altro, e possibilmente ottenere una lode o strappare un sorriso che spostino l’attenzione su altro.
Io e Ciccio abbiamo seguito fino a ora una linea dura che, però, inizia a sembrarmi poco efficace ed anche poco utile. Siamo arrivati a stare oltre un’ora a insistere, ripeterle di mettere a posto quello o questo, far sparire ogni altro giocattolo fuori dalla sua portata minacciandola di non darle più alcun gioco se non avesse obbedito, riportarla di forza sul tappeto quando lei andava altrove etc…. Sono partite sgridate fenomenali e, purtroppo, anche qualche sculacciata (del tutto inutile perché comunque non è cambiato niente…)…
Alla fine, o lei si è convinta da sola, come per miracolo e come se nulla fosse stato nell’ora precedente… oppure siamo andati in delirio…. Due volte su due mamma è finita in lacrime, tra il pentimento per le voci grosse e la sensazione di assoluta inutilità ed inefficacia…. Accresciuta dalla consapevolezza dell’ulteriore inutilità di quelle lacrime versate davanti a lei che, al contrario, si è fiondata ad asciugarmi occhi e guance con il fazzoletto e a raccogliere ogni lacrima con la punta dell’indice, aggiungendo un buffissimo “oh, oh!” ogni volta che gliene sfuggiva una….
Mi trovo a chiedermi se sia stata troppo permissiva la condotta che abbiamo seguito fino ad oggi con lei, se sia una normale fase che passerà da sola senza bisogno di fare alcunché, se sia invece necessario adottare un “metodo” affinchè lei esca da questa fase portandosi dietro la certezza che mamma e papà la amano comunque, ma sono più forti di lei (il che, in ultima analisi, significa anche che lei può fidarsi di loro)… quest’ultima mi sembra la più sensata, anche se mi manca per l’appunto il “metodo”, dal momento che non riusciamo né con le buone, né con le cattive, né con le medie…. Ad ogni episodio del genere mi sento di aver mancato un importante obiettivo, non solo educativo ma soprattutto di crescita per lei. Vorrei che da ogni evento lei traesse una rassicurazione circa l’amore e l’affidabilità di mamma e papà, vorrei che da ogni episodio uscisse con la certezza di potersi sentire sicura non solo dell’amore, ma anche della protezione da parte dei suoi genitori.
Mi pare che fino ad ora, specialmente adottando la linea dura, entrambi gli obiettivi siano stati mancati, e oltre al senso di colpa per i “danni” che questo può causarle, mi sento tremendamente in difficoltà per il futuro….
Come al solito si accettano consigli, idee, suggerimenti, punti di vista ed esperienze pregresse………

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