Ultimamente mi è capitato di leggere diverse cose sullo svezzamento, a partire dal volume di Jack Newman, continuando con articoli sparsi sul web, riviste specializzate etc.
Inizio a scontrarmi con la seconda ondata di “scuole di pensiero”. Superati tutti gli ostacoli delle scuole di pensiero sull’allattamento, sulla nanna e sui prodotti per l’igiene del neonato, adesso iniziano i guai con i diversi modi di concepire l’alimentazione…
Ancora una volta mi ritrovo a rendermi conto che, per istinto, io cerco qualcuno che mi dica cosa fare e seguire le istruzioni alla lettera; e ancora una volta mia figlia mi sta “insegnando” a prendere le decisioni in prima battuta, non aspettando né le autorizzazioni né le condivisioni da parte di altri, quanto piuttosto mettendo in funzione il mio cervello e prendendo le decisioni in prima persona…
Pur non di meno… io mi trovo a rifarmi mille domande ugualmente, leggendo con un certo “disappunto” cose che non avrei mai concepito e che, in un certo senso, mettono in crisi tutte le mie convinzioni precedenti.
Posto che in generale io sono contro le “manipolazioni” e le “forzature” di alcun genere… appartengo però alla “squadra” di chi cucina a parte per il piccolo di casa, prepara le pappe e inizia a introdurre i cibi in modo “ordinato”, graduale e attento…
A quanto pare, invece, le moderne tendenze vanno in tutt’altra direzione e proprio nel libro di Newman trapela un atteggiamento è del tipo “non si cucina a parte per i bimbi, i bimbi mangiano quello che mangiano i genitori e quando lo mangiano loro”; non esistono i frullatori, non esistono le grattugie, non si parla di semolini, creme, omogeneizzati, liofilizzati né nulla di simile. E in generale, in merito all’introduzione dei cibi, la regola parrebbe essere una sola: si allatta in modo esclusivo fino a 6 mesi, dopodiché si lasciano i bimbi liberi di attingere autonomamente dalla tavola dei genitori, lasciando che siano loro a scegliere cosa, quando, quanto e come mangiarlo….
Ora… io forse sono ammalata di ossessioni varie, sono iper precisa e super controllata… ma a questo punto vorrei sapere… cosa ne è di tutte le attenzioni al glutine, al pesce, alle uova, al cacao, alle fragole, al pomodoro, al latte vaccino e alla frutta secca ?
Personalmente sto proponendo a poco a poco a mia figlia pressochè tutti gli alimenti, ma rispettando comunque un minimo di “tabella di marcia”, aspettando per quelli meno indicati e procedendo in modo più o meno “ragionato”. E si, per lei continuo a frullare ancora adesso, le do la pastina e a volte anche il semolino (per me è un alimento come altri, lo mangiamo anche noi a volte, non vedo perché dovrebbe essere controindicato per lei !!!); carne e pollo li cucino io per lei (adesso, dopo 3 mesi circa di liofilizzati!) e comunque… li frullo, certo che li frullo !!!!
Avrà anche il suo riflesso di espulsione (citato e stra-citato nel libro di Newman, come la fonte di salvezza per eccellenza da ogni soffocamento) ma a me pare normale che, all’inizio, piuttosto che farle fare un conato di vomito a ogni boccone, io la aiuti frullando gli alimenti più filamentosi e duri…
Ho seguito le indicazioni del pediatra, aspettando l’ottavo mese per darle il pesce (e qui stiamo ancora vedendo un po’ di guai), e solo oggi (a qualche giorno dall’inizio del nono mese) le ho dato il primo cucchiaino di tuorlo d’uovo… Alla faccia di chi (e parlo di una persona specializzata, consulente per l’allattamento e lo svezzamento) mi aveva detto di darglielo come capita, dando a lei quello che cucino per noi (compresa, eventualmente, l’omelette !!!!!! ma secondo me è follia pura, dare l’uovo per la prima volta a una bambina di 8 mesi sotto forma di omelette !!! FRITTA !?!?!?! e con l’albume in mezzo ?!?!!??!)…
Tutto questo mi ha fatto riflettere molto, ancora una volta.
Sicuramente ci saranno un sacco di cose in cui sbaglierò, a volte temo di commettere degli errori per mancanza di informazioni, ma d’altra parte altre volte più leggo e più mi si confondono le idee… Non voglio peccare di presunzione, anche se forse questo post sembrerà polemico… ma davvero io mi domando come stanno le cose… abbiamo sbagliato per 30 anni a introdurre alcuni alimenti con gradualità e in modo “controllato”, o al contrario si sta un pizzico esagerando con questa tendenza alla “naturalità incontrollata” a tutti i costi ?
AAA. Risposte cercasi !!!!