Qualcosa mi dice che Sofia inizia a sentire il bisogno di sperimentarsi in modo più autonomo rispetto al cibo….
Devo essere sincera: colgo segnali in tal senso da un po’ di tempo, ma sono stata poco “responsiva” nei suoi confronti, per un motivo realmente stupido, eppure talmente istintivo da non essermene resa conto fino ad ora… A me è stato insegnato a mangiare in modo “composto”, senza sporcare e senza pasticciare. Non so se c’entri o meno, ma ho cercato di fare lo stesso con lei, anche perché ammetto di non amare l’idea di doverla cambiare, ripulire per terra e lavare il seggiolone dopo la sua pappa. Ieri ho letto qualche pagina di un libro sullo svezzamento scritto da Jack Newmann; ho capito dalle prime righe di aver già commesso diversi “errori” con Sofia rispetto alla sua modalità di mangiare. Così da oggi ho deciso di guardarla ancora meglio e più attentamente, cercando di cogliere i suoi gesti, le sue curiosità, i suoi desideri… e per quanto possibile iniziare ad assecondarli, affinchè mangiare sia fin d’ora per lei anche un momento di conoscenza, esperienza, curiosità, esplorazione etc. Ho capito che per ora lei può esplorare principalmente con le mani e che quello che per me è pressoché scontato (cioè toccare la pappa e impiastricciarsi le mani di passato di verdure fa schifo e dà fastidio), non è assolutamente uguale per lei. Lei non sa che consistenza abbia quello che mangia, se è liscio, appiccicoso, denso, morbido, caldo, freddo, granuloso etc… Toccare è la prima fonte di conoscenza che ha e probabilmente il sapore non è l’unica cosa che le interessa di ciò che mangia.
Mi è venuta in mente una scena di un film che amo molto, in cui Nicholas Cage chiede a Meg Ryan di descrivergli il sapore delle pere, e lei le paragona a “morbida sabbia zuccherina”… ho pensato che “morbida” e “sabbia”… sono paragoni che nessuno potrebbe fare se non usasse il tatto… e che tutto sommato le mie paranoie sulla pulizia e sull’ordine è bene che stiano quanto più possibile lontane da mia figlia !
Così stasera le ho dato un po’ di via libera e, sul finire della pappa, le ho permesso di prendere il cucchiaino, toccare la tazza, infilare le mani dentro… con mia sorpresa Sofia non ha buttato la tazza per terra, anzi l’ha impugnata correttamente dal manico e l’ha sollevata senza difficoltà.
Ha simulato correttamente il gesto di “pescare” qualcosa dalla tazza con il cucchiaino ed ha sperimentato (abbastanza bene) tutta la sequenza motoria per portare il cucchiaio alla bocca !
Ha pasticciato un pochino con le ditina lì dentro, ma quando era soddisfatta si è lasciata togliere entrambe le cose dalle mani senza piangere e senza protestare…. E mi è parsa veramente soddisfatta!
Così ho deciso; non aspetterò l’estate (come avevo detto) per permetterle di pasticciare e sporcarsi come e quanto le pare fuori in giardino… è giusto che lei abbia la possibilità fin da ora di infilare le mani in quello che mangia, provare a fare da sé e sperimentare a 360° tutta l’esperienza della pappa…
Mi spiace un po’ non aver capito prima quanto sbagliata fosse la mia ostinatezza rispetto a questa fissa dell’ordine a tavola… spero di non aver “irreparabilmente” compromesso qualcosa…
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