giovedì 30 giugno 2011

ordine e disordine....


E come sempre mi trovo a constatare che tutte le vite sono diverse, le abitudini cambiano da persona a persona, e soprattutto che questo non deve gettarmi nel panico (il che non è poco!).

Ultimamente ho sentito diverse amiche parlare degli orari delle pappe e della nanna dei loro bimbi (più o meno coetanei di Sofia). Constato che la maggior parte di loro ha acquisito abitudini regolari, che pranza alle 12,30 e cena alle 19,30, fa due spuntini di frutta e va a dormire entro le 21,30…
Splendida tabella di marcia, oltre tutto comoda e conciliabile con la vita “parallela” di mamma e papà, che in questo modo riescono a pranzare cristianamente alle 13,30, a cenare alle 20,30, viversi un pezzo di serata tra le 21,30 e le 23,00 e andare a dormire a orari degni….
Qui invece va tutto con il caos più totale… ci sono giorni in cui Sofia si addormenta a mezzogiorno e si risveglia alle tre del pomeriggio, ergo salta il pranzo (perché non mi sogno di darle pasta o simili a quell’ora), fa una merenda ricca e poi mangia qualcosa di più la sera.. Ci sono giorni in cui pranza con noi, intorno alle 13,00 (a volte anche contemporaneamente; io sto imparando a mangiare con la sinistra e passare il cibo a lei con la destra); ci sono giorni  in cui pranza poco prima di noi e poi durante il nostro pranzo assaggia qualcosa o sgranocchia pezzetti di crackers al rosmarino (i suoi preferiti); e ci sono giorni in cui pranza immediatamente dopo di noi (questi sono i peggiori perché al 99% io ho mangiato di corsa e quasi senza masticare perché lei si è messa a strillare di fame e non mi ha concesso il tempo di finire a ritmi cristiani).

Per la cena.. ci son giorni che rientriamo dopo un pomeriggio fuori a ridosso delle otto; allora la spoglio, le faccio il bagno, le metto il pigiamino e poi la faccio mangiare (dunque tra le 20,30 e le 21,00); ci sono le sere in cui invece lei cena intorno alle 20 o poco prima, poi ceniamo noi, poi facciamo il bagnetto a lei e dunque si passa al suo addormentamento intorno alle 22,00.. ci sono le sere in cui si addormenta subito, quelle in cui sembra che stia per crollare e poi si risveglia piena di energie e ricomincia a giocare fino alle 23,30… ci sono le sere in cui tira anche oltre, anche fino a mezzanotte…. Ci sono le sere (direi il 95%) in cui si addormenta ciucciando il latte al seno, ma ci sono anche le sere in cui adora farsi cullare da suo padre con la musica in sottofondo. Ci sono le sere (direi lo 0,5%) in cui si accuccia nel letto insieme a me, prende un pochino di latte, poi si gira sull’altro fianco e lentamente chiude gli occhi e si addormenta….
Ci sono le sere, come oggi, in cui siamo sole io e lei, mangiamo poco prima delle 20, alle 20,30 siamo accucciate insieme a letto, fino alle 22,00 lei non riesce a staccarsi da me, appena accenno un movimento anche minimo si rigira e ricerca immediatamente un contatto, senza aprire gli occhi, ma con gesti sicuri e direzionatissimi…. Poi, finalmente, riesco a spostarla nel suo letto e scivolare fuori dalla camera da letto.

Per quanto riguarda gli spuntini intermedi… la mattina non riusciamo quasi mai; lei si sveglia sempre tardi (davvero raramente prima delle otto, di solito più intorno alle nove); prende il latte appena sveglia, poi magari ha di nuovo fame intorno alle 11,30 e a me sembra troppo tardi per darle qualcosa di solido (vista la vicinanza con il pranzo) così le do solo un po’ di latte e poi lei torna a giocare… il pomeriggio… ci sono i pomeriggi in cui mangia la frutta, ci sono i pomeriggi in cui prende solo il latte, ci sono i pomeriggi in cui sgranocchia un biscotto (di cui normalmente più di metà finisce spiaccicato qui e lì) o beve un po’ di succo di frutta…

All’inizio del suo svezzamento ero più regolare con alcuni orari, e tutti i pomeriggi le davo la frutta; poi gli orari hanno iniziato a saltare, a volte ci si è messo di mezzo il sonno, a volte l’inappetenza…crescendo lei ha iniziato a voler stare sempre meno nel seggiolone e questo non aiuta con l’idea di pasti ordinati e cadenzati….

Una mia amica oggi mi ha detto al telefono che è il seno a disordinare tutto…. Che finchè mi ostino a continuare con l’allattamento a richiesta non posso pensare di darle regole… il seno, dunque, colpevole della sregolatezza di mia figlia…. ? 

Ci sto riflettendo da qualche ora, e fortunatamente sta storia non mi convince… 
Certo, dare un po’ di ordine ai suoi orari forse inizia ad essere doveroso… ma d’altra parte mi rendo conto che noi siamo sregolati quasi in tutto e per tutto; io non lavoro, di mattina nemmeno Ciccio, non abbiamo quasi mai orari rigidi, riusciamo ad essere flessibili abbastanza da posticipare o anticipare pranzi e cene in funzione delle esigenze della giornata; le nostre serate non sono tutte uguali perché a volte Ciccio esce per lavorare ed altre volte invece no; in linea di massima credo che la nostra famiglia sia piuttosto “disordinata” come stile di vita (non l’avrei mai detto, ma considerando questi aspetti inizio a prenderne atto o, comunque, a convincermene). Sono dell’idea che quando Sofia sarà più grande e inizierà l’asilo, automaticamente si regoleranno tante altre cose e che per ora va bene così…(va bene così ???)

Poi ci ripenso ancora… e non so davvero se sia poi così giusto non darle regole, le regole rassicurano, aiutano a crescere, danno un senso di stabilità di cui forse i bimbi hanno un sacco di bisogno… ma non riesco davvero a immaginare orari fissi, quanto piuttosto “intervalli di tempo” entro cui di norma avviene il pranzo o la cena, con una variabilità media di più o meno un’ora…..
Sarà troppo approssimativo tutto ciò ?

Idee ? Suggerimenti ? Consigli ?

venerdì 24 giugno 2011

due righe di getto...

Non scrivo da un po' di giorni... Il tempo non è mai molto, anzi direi che è sempre troppo poco! Sofia cresce e giorno dopo giorno diventa un impegno sempre più fitto. Gattona tantissimo, fa di tutto per mettersi in piedi, ha imparato a salire le scale e spesso, penso per via dei dentini, è irrequieta e nervosa.
La somma delle cose fa si che il mio tempo libero sia ridotto veramente al lumicino, ma continuo a passare di qui ogni tanto, e stasera volevo comunque lasciare un'impronta del mio passaggio.

Qualche settimana fa ho finalmente iniziato una cosa che desideravo fare da tempo: ho preso un libriccino bianco per lei, e di tanto in tanto scrivo qualcosa "alla vecchia maniera", con la penna... annoto un'emozione, una cosa buffa che ha appena fatto, un progresso, un aneddoto... mi piace pensare che quando sarà grande (magari incinta, che ne so...) potrò darglielo e permetterle di leggere qualcosa di "autentico", non raccontato a distanza di anni, ma conservato così per come è stato "in diretta", che riguarda me e lei.

Non so come sarà il nostro rapporto da grandi, non so se da adolescente mi odierà, parlerà male di me con le sue compagne, o se io sarò sempre per lei un porto sicuro come adesso, quando non vuol mettere i piedi in acqua e si avvinghia a me con tutti gli arti che ha a disposizione... non so come saremo tra 20 anni.... ma so come siamo ora, cosa è lei per me ora, e so quanto vorrei sapere com'ero io per mia madre "allora"...
Forse sarà una cosa stupida, ma trovo l'idea romantica e soprattutto molto bella. Non so quando le darò questo libretto, ma per ora mi "accontento" di godermene la scrittura.

A campione. Senza regole. Senza appuntamenti fissi.
Un po' come questo post stasera !

martedì 14 giugno 2011

Iperattività e capricci ?


E siamo in una nuova fase, stavolta fatta di iperattività, nervosismo e irrequietezza…
Da qualche giorno Sofia è in questo stato, e non riusciamo a darci una spiegazione che ci consenta di aiutarla…. All’inizio abbiamo pensato che fosse sempre effetto della dentizione, ma a ben osservare il suo comportamento… mmm… qualche dubbio sinceramente mi è venuto…
Ciccio ha concluso che si tratti spesso più di capricci che altro…. Anche questa a me convince poco, forse principalmente perché mi terrorizza un po’…
In senso lato, comunque, sono poco incline a considerare capricciosi i bimbi di quest’età; mi pare sempre più plausibile che il loro comportamento riveli qualche fastidio, o comunque qualche bisogno non compreso dagli adulti…. Sta di fatto che Sofia dorme poco, il suo addormentamento è spesso interrotto da improvvisi “scatti” che la mettono in posizione di gattonamento anche sul letto… un attimo prima è lì con la palpebra calante che sembra star “decollando”, un attimo dopo è attaccata al bordo del letto che salta e lancia gridolini di gioia… non si fa posare nemmeno un attimo senza scoppiare in lacrime e, in linea di massima, è un casino stenderla sul fasciatoio per cambiarle un pannolino o sederla sul seggiolone. Si oppone con tutta la sua forza (che non è poca !!!) e a volte ho persino timore di farle del male forzandola a cambiar posizione…
Insomma… ultimamente finisce che la sgridiamo spesso, e poi a me si stringe il cuore per il senso di colpa.
Sono alla ricerca di spiegazioni, altre esperienze e soprattutto consigli su come comportarci!

domenica 12 giugno 2011

Giochi all'aperto


E’ finalmente arrivato il momento di iniziare a sfruttare come si deve lo spazio esterno della nostra casa… Quando abbiamo scelto di venire ad abitare qui, lontano dal centro e un po’ fuori città, questo giardino è stato uno dei motivi principali con cui ho convinto Ciccio, pensando che eventuali e improbabili (per le convinzioni di allora) pargoli avrebbero goduto tantissimo di una ricchezza simile e che ci avrebbero trascorso tutte le loro primavere ed estati…
L’estate scorsa Sofia aveva pochi giorni e, un po’ per le zanzare, un po’ per le api… praticamente non ci siamo mai stati…
Questa primavera è passata, continuando a ripetere che il pavimento esterno non è nemmeno un pavimento e che non potevamo metterci Sofia… non è asfaltato, è sporco, pieno di muschio, terra, incrostatazioni varie etc…. Da due mesi a questa parte continuiamo a ripetere che “dobbiamo far qualcosa” per questo pavimento, che dobbiamo trovare una soluzione etc… e i giorni passano e nessuno fa nulla, il sole sorge e tramonta e io e Sofia continuiamo a giocare dentro…
L’altro pomeriggio è finalmente venuto un operaio che ci ha fatto un preventivo di spesa per piastrellare fuori… ovviamente non è una spesa sostenibile, specialmente perché siamo in affitto, ed essendo necessario fare prima uno strato che lui ha chiamato “mazzetto” (c’è sempre qualcuno che vuole farti il mazzetto in questo mondo…) che costa mille euro, più materiali, mano d'opera e piastrelle... totale ammontava a circa duemila euro!
Improponibile !
Dopo aver accompagnato lui alla porta… ho avuto un moto di ribellione! Non è possibile che anche quest’anno io non possa far godere il giardino a Sofia ! Basta, bisogna passare ai fatti !
E così, sistemata lei un attimo nel box, mi sono messa a progettare il piano d’azione… 

Servono due paia di scarpe di gomma: uno per fuori e uno per rientrare… quelle più comode le indosso fuori, quelle meno comode dentro… anzi no, perché dentro ci sono le scale ed è pericoloso… dunque le meno comode fuori e le più comode dentro… allora le più comode le vado a mettere vicino l’uscita… no, che sto dicendo.. le più comode le indosso adesso, le meno comode le vado a piazzare vicino la porta finestra, così quando poi starò rientrando posso fare il cambio scarpe più agevolmente…. Si, ecco, con le scarpe così! Poi… ah, ecco, un asciugamani da mettere fuori… si, quello vecchio va bene, e poi me ne serve uno pulito, da piazzare sempre vicino la porta finestra, per avvolgere Sofia quando staremo per rientrare, nel caso in cui si dovesse bagnare troppo… allora, ecco, lo piazzo alla destra delle scarpe, così prima cambio le scarpe, poi con la mano sinistra tengo Sofia, mentre con la destra chinandomi piano piano riesco a prendere l’asciugamani per lei… mh… poi cos’altro.. ah, si, la bacinella… prendo quella blu che c’è in lavanderia, però ovviamente prima la lavo e la disinfetto…. La disinfetto ?... no dai basta lavarla ! Ok, ora che la bacinella è pulita… dunque… piazzo l’asciugamani per fuori a terra, ci metto la bacinella, la riempio d’acqua… ah, si, prima di uscire devo cambiare le scarpe però…

…. Nel frattempo Sofia dentro il box si era decisamente rotta le scatole di vedermi girare su me stessa e ha iniziato a strillare sempre più forte… mi sono resa conto che stavo – come sempre – pensando troppo e che, come al solito, il pensiero mi blocca…
Ho smesso di pensare, ho fatto tutto nel modo più veloce e automatico che ho potuto… e finalmente per la prima volta mia figlia ha potuto giocare con me sul nostro terrazzo esterno!




Ok, sarà sporco, lei si sarà pure riempita di palline di terra e il vento ha sollevato qualche ago di pino.. ma che soddisfazione vederla lì, con le mani dentro l’acqua, prima un po’ titubante e incerta, e poi sempre più scatenata, sempre più schizzi, sempre più spensieratezza…!

E’ vero, i figli insegnano un sacco di cose. E forse, finalmente, mia figlia sta insegnando a me una massima di vita: prima di pensare, agisci !

sabato 4 giugno 2011

Latte materno à la carte. Perché non poppano secondo un orario regolare.

Come promesso, ecco un estratto di una parte molto interessante del libro di Gonzalez…
Metterei un elenco di "alla faccia di Tizi e Caii", comprendendo in lista anche pediatre e dottori, che hanno avuto da ridire continuamente sul modo in cui ho allattato Sofia i primi mesi e che ancora adesso mostrano perplessità e contrarietà circa il prolungamento dell’allattamento al seno…
Ma oggi ho da fare, dunque risparmio le polemiche e vi lascio invece un po’ di informazioni che secondo me sono illuminanti sia “a posteriori”, sia – soprattutto – per chi dovesse essere in procinto di iniziare quest’avventura meravigliosa !!!!
E a parte tutto… leggetelo il libro, è davvero ricco di spunti interessanti (nei prossimi giorni cercherò di postarne altri estratti!!!)
Buona lettura !!!! Ma soprattutto.... BUON ALLATTAMENTO !!!!


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<<L’orario delle poppate è un mito. Ci fu un tempo in cui si credeva che i neonati dovessero succhiare ogni tre ore, o ogni quattro ore (e dieci minuti per ogni lato, per maggior scherno!). ti sei chiesta qualche volta perché dieci e non nove o undici? Evidentemente, sono numeri arrotondati. Com’è possibile che qualcuno abbia creduto che un numero arrotondato fosse un numero esatto? Ovviamente noi adulti non mangiamo mai “dieci minuti da ogni piatto ogni quattro ore”. Quanto impieghiamo a mangiare una pietanza ? dipende da quanto velocemente mangiamo, guarda caso! Ai bambini accade la stessa cosa: se succhiano rapidamente impiegano meno di dieci minuti, se succhiano lentamente impiegano di più.
Se mangiamo a orari fissi è solo perché lo esigono i nostri obblighi lavorativi. Normalmente, nei giorni festivi, saltiamo completamente l’orario abituale senza che la nostra salute ne risenta minimamente. Però, nonostante ciò, c’è ancora gente che crede che i bambini si debbano abituare a un orario prestabilito, con vaghi riferimenti alla disciplina o alla digestione. […]
Il latte materno non è un alimento morto ma un tessuto vivo, in costante evoluzione. La quantità di grasso nel latte aumenta molto durante la poppata: il latte che esce all’inizio ha poco grasso e quello che esce alla fine ne ha fino a  cinque volte di più.
La quantità media di grasso nel latte di una determinata poppata dipende da quattro fattori: il tempo trascorso dalla poppata precedente (più tempo passa meno grasso è presente); la concentrazione di grasso alla fine della poppata precedente (maggiore è questa concentrazione e maggiore sarà la concentrazione nella poppata successiva); il volume ingerito nella poppata precedente; il volume ingerito nella poppata attuale (la lettrice curiosa può consultare l’eccellente studio di Woolridge sulla fisiologia dell’allattamento). Se prende latte con meno grassi (e pertanto con meno calorie), il bambino può accettarne un volume maggiore , e quindi può assumere più proteine… dunque il bebè che prende 50 ml da ogni seno non si sta nutrendo alla stessa maniera di quello che prende 100 ml da un seno solo;e la dieta del bebè che prende 80 ml ogni due ore è completamente distinta da quella di un altro bebè che succhia 160 ml ogni 4 ore.
Il controllo della composizione del latte è ancora oggetto di ricerca, e quello che non sappiamo è probabilmente molto più di ciò che già conosciamo. Ad esempio, è stato osservato che un seno solitamente produce latte con più proteine rispetto all’altro. Può darsi che sia una pura casualità… o può darsi che tuo figlio possa scegliere, succhiando più da un seno che dall’altro, un pasto con più o meno proteine.
Eri convinta che tuo figlio mangiasse sempre alla stessa maniera? Pensavi che sarebbe stato noioso passare alcuni mesi prendendo solo latte ? puoi ben vedere che con i latte materno non è così.  Tuo figlio ha a disposizione un ampio menu in cui può scegliere dalle zuppe leggere fino ai dolci cremosi. Siccome non può parlare, né il seno potrebbe capirlo d’altra parte, richiede il suo menu dando istruzioni al seno attraverso tre chiavi:
  1. la quantità di latte che prende a ogni poppata (cioè poppando più o meno tempo con maggiore o minore intensità)
  2. il tempo tra una poppata e l’altra
  3. poppare da un solo seno o da entrambi.
Ciò che tuo figlio fa con il seno è autentica ingegneria per ottenere ogni giorno esattamente ciò di cui ha bisogno. Il controllo di tuo figlio sulla propria dieta è totale e perfetto quanto può variare a volontà le tre chiavi. L’allattamento a richiesta consiste proprio in questo: è il bambino che decide quando deve poppare, per quanto tempo e se deve prendere un seno o tutti e due.
Quando gli si impedisce di controllare uno dei meccanismi, la maggior parte dei bambini riesce a ottenere una dieta adeguata manovrando abilmente con gli altri due […] Ma il bambino che non può modificare né la frequenza né la durata delle poppate, né decidere se prendere un seno o tutti e due, è perduto: in questo modo non prenderà il latte di cui ha bisogno, ma quello che “per caso” gli tocca”.  Se la sua dieta si allontana di molto dalle sue necessità, il bambino avrà dei problemi: il suo peso non sarà adeguato o passerà il giorno affamato e piagnucoloso. Per questo l’allattamento a orario funziona raramente e il risultato è tanto più catastrofico quanto più si pretende di imporre un orario stretto. Il bambino ha bisogno di succhiare in maniera irregolare perché solo così può ingerire una dieta equilibrata.>>

(Da: Gonzàlez C., “Il mio bambino non mi mangia”. Pp. 66-69)

venerdì 3 giugno 2011

"Il mio bambino non mi mangia"... concetti fondamentali

Acquistato per corrispondenza su internet, arrivato la settimana scorsa… l’ho quasi divorato  (e la metafor a in questo caso è azzeccatissima !!!)! Adesso è il turno di “io mi svezzo da solo”, che inizierò spero già da domani…


Dunque, volendo riassumere i concetti principali, o quantomeno quelli che a me son rimasti più impressi, in qualche “pillola”, magari utile anche ad altre mamme…. (vada di fretta, non rifletto molto e non rileggo, perché ho mio marito accanto semi addormentato e non è giusto prolungare la sua agonia….)
  1. Più che di “svezzamento” si deve parlare di “alimentazione complementare”, ovvero fino a 2 anni l’alimento principale della dieta rimane il latte di mamma e tutto il resto si aggiunge a completamento, senza fretta e senza pretese.
  2. I bimbi si autoregolano in modo naturale, sia nella quantità che nella qualità dei cibi complementari da introdurre nella loro dieta.
  3. Quasi tutti tra 9 e 12 mesi hanno un periodo variabilmente lungo di inappetenza; è normale ed è sbagliato insistere affinchè mangino di più.
  4. Anche “aeroplanini”, filastrocche, canzoncine, preghierine e giocattoli “distruttori” rappresentano una forzatura: sono metodi “artificiali” per indurre un bimbo a fare una cosa diversa da quella che farebbe per istinto, cioè smettere di mangiare, dunque sono solo modi più subdoli per “obbligarlo”.
  5. Sgridare un bimbo che non vuol mangiare o che spinge via la pappa serve solo a fargli fare un’associazione del tipo “pappa = un brutto quarto d’ora”; se anche la mamma gli si rivolta contro, in quel momento, sgridandolo ed alzando la voce con lui, il momento della pappa diventa una vera tortura e alla lunga questo può influire negativamente sulla qualità del suo rapporto con il cibo.
  6. Quando ci sembra che i bimbi mangino poco, occorre rivedere prima di tutto le nostre aspettative: nella maggior parte dei casi stiamo sovrastimando le loro capacità e i loro fabbisogni.

Tutta una nota a parte merita il capitolo “latte à la carte”, che spero di ricopiare nei prossimi giorni e pubblicare per intero, perché è illuminante e mi ha fornito ulteriori elementi e notizie a supporto della validità dell’allattamento prolungato (alla faccia di chi inizia a dirmi che sarebbe ora di smettere di allattare Sofia… tiè !)

mercoledì 1 giugno 2011

passi da gigante !

Ebbene si, perchè la mia piccolina è una vera "gigantessa" a dirla tutta... ed ormai sta facendo di tutto per mettersi in posizione eretta !!!
Ha imparato ad alzarsi da sola dentro il lettino e dentro il box (arrampicandosi agli appigli che riesce a trovare), e inizia anche a cercare appoggi alla sua "portata" per mettersi in piedi fuori dagli spazi delimitati... per ora tende soprattutto a usare divani e poltrone per cercare di mettersi in piedi!

Ah... ovviamente gattona alla grande da qualche giorno !!!
E qui inizia il calvario di mamma, sempre terrorizzata di vederla finire con la faccia su uno spigolo o su un gradino... le cadute ormai si perdono di conto e qualche volta lei piange... altre volte invece si rialza e riprova senza battere ciglio!

E qui, per la prima volta da che è nata, mi rendo conto che è già passato un botto di tempo, che lei sta crescendo veramente tanto e velocemente... e che domani, in effetti, compie 10 mesi !

Ogni giorno mi sembra sempre più bella, intelligente, vivace, allegra, interattiva... impara alla velocità della luce nuovi termini, nuovi modi per esprimersi (adesso dice no con la testa... e lo fa in modo consapevole e volontario!), nuovi giochi... segue le cose che le insegno (per esempio sequenze di movimenti associate a filastrocche), adesso sa che il cane fa "bau" (anche se per lei fa "ba") e il gqtto fa "miao" (non lo sa ancora ripetere, ma si ammazza dalle risate appena le dico "miao"... e a volte basta solo alla domanda "come fa il gatto?" a farla scoppiare a ridere)....
Dall'altro lato, ha imparato a fare forte resistenza quando cerco di stenderla sul fasciatoio per cambiarla (non ne  vuole proprio sapere !), fa tanti capricci per mangiare (non è vero, non sono capricci... sta attraversando una fase di inappetenza, ma adesso mi sono documentata con la lettura del primo dei due libri sullo svezzamento che ho ordinato la settimana scorsa, e ho smesso di insistere e preoccuparmi) e inoltre... ha paura del phon !!! E' incredibile, si fa proprio sotto !!! Non nego che sentire le sue braccina che si gettano al mio collo e il suo faccino che si nasconde sul mio petto quando suo padre lo accende... bhè... mi fa una tenerezza infinita !! però devo trovare un modo per farla rassicurare e aiutarla a superare questa paura !

Adoro l'espressione di Sofia in questqa foto... nonostante il b/n che non amo tanto nelle foto di bimbi....

Ebbene... i mesi passano, io sto invecchiado... il lavoro non si sblocca.... e io continuo a godermi la sua crescita giorno dopo giorno, innamorandomi di lei e di tutti i suoi piccoli enormi progressi !!