venerdì 5 ottobre 2012

SAM - Settimana dell'Allattamento Materno

E' la SAM - Settimana dell'Allattamento Materno.
Quest'anno partecipo così:





Queste foto sono state scattate in ospedale il 7 settembre; Arianna aveva un giorno appena, Sofia 25 mesi e 5 giorni.

I primi giorni di tandem sono stati difficilissimi.
Snervanti, stancanti, insofferenza e nervosismo alle stelle.
Ho commesso il grande errore di provar a dare delle regole a Sofia, in merito al numero di “accessi al seno” a lei permessi.
Il resto delle volte Ciccio o mia mamma intervenivano, su mia richiesta, tentando di distoglierla o distrarla.
Ho ottenuto solo l’effetto di farla entrare in ansia; si attaccava nervosamente, con la bocca succhiava ma con le mani mi spingeva, rimaneva rigida e vedevo i suoi occhi perennemente in movimento, che cercavano di scrutare se, per caso, stesse arrivando qualcuno a distoglierla…
Ho capito che non andava bene in quel modo e le ho permesso di tornare ad un regime “sano” di libero accesso alla tetta.
I primi giorni ha ciucciato più della sorellina neonata.
Adesso, a distanza di 4 settimane, si è abbastanza regolarizzata… 4 o 5 volte al giorno, in media.
Abbiamo raggiunto l’accordo che non si prende il latte in tandem se siamo fuori casa o se ci sono ospiti in casa. Abbiamo raggiunto l’accordo che non si cambia più tetta (perché una è della sorellina). Abbiamo raggiunto un equilibrio meraviglioso tra sorelle, per cui se Arianna inizia a piangere mentre Sofia prende il latte, lei spontaneamente scende e si mette di fianco a me per farle posto. Se prendono il latte in contemporanea, Sofia carezza la testa o i piedini ad Arianna. Se chiedo a Sofia di fare una pausa, perché vedo che ad Arianna arriva troppo latte  e si affoga, lei accetta sempre con serenità di rimandare per un po’.
C’è voluto molto, all’inizio ho avuto un attimo di sconforto e mi son quasi pentita di aver protratto così a lungo l’allattamento di Sofia e, ancor più, di aver intrapreso il tandem, che mi è parso una follia.
Adesso sono contenta che sia andata così.
A tutte le mamme che pensano di farlo, dico “Abbiate molto coraggio e una pazienza infinita i primi giorni. Sarete ripagate dopo le prime difficilissime settimane”.

mercoledì 19 settembre 2012

Finalmente è nata !!!

6 settembre 2012 : Arianna ha deciso di nascere!

Credo che ci sia stata una perfetta alchimia tra me e lei nella decisione del momento... a 40 settimane e 6 giorni la piccola ha deciso... e dal momento che ha preso la decisione, è andata dritta come un treno!
La sera prima credo che si sia sciolto un piccolo nodo tra lei e me... e credo che in quel momento, finalmente, lei abbia sentito di poter venire al mondo.
La sera del 5 settembre, mettendomi a letto, per la prima volta ho abbracciato il mio pancione e ho parlato con lei... rendendomi conto di aver vissuto nove mesi "monchi", in cui è stato forte per me il contenuto di maternità, l'attesa, la preparazione, la gioia... ma poco nitida e chiara l'immagine di questa bimba che sarebbe venuta al mondo. 
Mi era chiaro, e ne ero felice, che sarebbe arrivato un nuovo componente della famiglia, mi erano molto chiari tutti i dubbi, le perplessità e le paure... ma questa bimba, così poco "immaginata", non me l'ero mai figurata; non mi ero immaginata con un fagottino tra le braccia e quasi mai avevo parlato con lei, tanto quanto avevo parlato con Sofia per tutta la sua gravidanza...
Per la prima volta, la sera del 5 settembre, mi son fermata a "sentire" e "immaginare" la mia piccola... e lì credo che lei abbia finalmente sentito di potersi fidare...

La mattina del 6 settembre mi sono alzata presto e intono alle 9,30 ho avvertito una prima contrazione, mentre ero sul divano con Sofia in braccio che ciucciava al mio seno. Ho pensato che la stimolazione del capezzolo inviasse qualche impulso, ma il dolore era un po' più intenso e le ho chiesto di lasciarmi alzare.
Sofia mi ha accompagnata fino al tavolo del soggiorno, sul quale mi sono appoggiata per respirare un po' meglio, si è arrampicata su una sedia e ha iniziato a carezzarmi una spalla...
Dalle 9,30 alle 11,00 è stato un susseguirsi di contrazioni, ora più vicine, ora più distanti.... in realtà mi sono accorta solo alla fine di aver avuto una sola contrazione dopo 20 minuti, una sola dopo 10, e tutte le altre a cadenza ravvicinata da 5 a 3 a 2 minuti l'una dall'altra... Anche stavolta dolore sopportabile, ho tratto grandissimo sollievo da una doccia calda che per un po' ha annullato ogni traccia di dolore... alle 11,00 ho telefonato a Ciccio, che si trovava all'ufficio postale, e gli ho chiesto se avesse molte persone in fila prima di lui. Fortunatamente mi ha risposto di si, perchè se mi avesse detto "4 o 5 persone" avrei certamente aspettato... e forse non sarebbe finita bene...
Alle 11,30 siamo arrivati in pronto soccorso; fino alle 11,45 ho aspettato in corridoio che mi facessero entrare, sentendo le contrazioni sempre più intense e con la precisa sensazione di star per rompere le acque... 11,45 finalmente vengo ammessa in P.S., il medico di guardia mi visita e dice "la ricoveriamo, è iniziato il travaglio". Io gli chiedo se ci sia già un po' di dilatazione (domanda sciocca, lo so, ma in quel momento... non ragionavo molto) e lui mi conferma che siamo a 4 cm...
Iniziamo le formalità per il ricovero, ma le contrazioni galoppano sempre più veloci; l'ostetrica mi guarda e decide che non possiamo temporeggiare ancora "altrimenti partorisci qui", mi dice...
Mi accompagnano in sala parto, io dico che preferisco camminare con i miei piedi e loro mi accontentano. Arrivata su vengo rivisitata alle 12,00 (appena 15 minuti dopo la visita del ginecologo che aveva detto "4 cm") e l'ostetrica mi dice "sei completa"... sento la prima spinta... in due soffi vengo spogliata, riesco a chiedere il parto in acqua, riempiono la vasca e mi fanno entrare ancor prima che sia piena...
Ho giusto il tempo di sedermi, aspettare che chiudano il rubinetto e.... la prima spinta arriva forte e chiara...
Senza nemmeno rendermene conto.. la testa di Arianna è fuori da me, la vedo sotto il pelo dell'acqua... e mi dicono che posso carezzarla... la sento sotto le mie mani, setosa, morbida, perfetta...
Altra spinta.... e sento il suo corpo scivolare fuori, mentre l'ostetrica la solleva e me la mette immediatamente addosso....
Un delirio di emozioni fantastiche, lei piange, si attacca al mio seno ancor prima che taglino il cordone... è mia, tra le mie braccia, calda, viva, morbida.... vita immensa e piena di battito....
Quando la portano via... mi volto alla mia destra... Ciccio è lì, che mi guarda sorridente, fiero, emozionato....e SUDATO in modo incredibile !!!!! 

Vorrei che ogni istante rimanesse per sempre nella nostra memoria, e per questo ho chiesto a Ciccio di girare il video della nascita della piccola...




lunedì 3 settembre 2012

41ma settimana in corso....

Anche Arianna, come Sofia, ha deciso di farsi attendere fino alla fine....
Siamo nel bel mezzo della "settimana di ritardo", oltre il termine previsto... E come Sofia, non ci sono segnali che indichino che la gravidanza volga al termine.
Facciamo il tracciato a giorni alterni, visite, controlli della quantità di liquido... ogni volta la conclusione dei medici è sempre la stessa: "la gravidanza è in corso di svolgimento, niente lascia presupporre che sia a termine"...
Come tutti gli "sgoccioli" anche questi sono un po' "duri"; è impossibile non sentirsi provate quando sai che manca poco, ma non sai esattamente quanto... Se mi fossero dati altri sei mesi di tempo, li accetterei a occhi chiusi e ritornerei ad una vita quasi normale, in cui il traguardo è ancora lontano, hai tanto da fantasticare, molto ottimismo da tirare fuori e buone speranze da nutrire. A questo punto della storia, invece, l'ottimismo è proprio finito, i buoni propositi lasciano spazio per lo più a timori e paure varie... e sentire l'approssimarsi della fatidica "ora X" mette una bella dose di ansia addosso !
Sofia è inevitabilmente elettrica; ultimamente attaccatissima a me, in modo oserei dire quasi morboso. Piange di nuovo la sera perchè "vuole la mamma", si attacca spessissimo al mio seno cercando un latte che... non c'è... e se mi alzo e mi allontano anche solo per andar a fare pipi, il più delle volte piange e pretende di venire insieme a me...
Elettricità nell'aria, primo fresco, giornate che iniziano ad accorciarsi.... E tanta, tanta paura di come sarà la vita tra una settimana!

Per chiudere questo periodo comunque magico della mia vita, son riuscita a convincere mio marito a fare qualche foto del pancione.... E con queste immagini lascio questo blog.... credo per l'ultima volta con il pancione "pieno" di Arianna....









venerdì 24 agosto 2012

Capolinea in vista

Quarantesima settimana iniziata.
Oggi primo tracciato.
Tra emozioni contrastanti e un pianto a dirotto, sentendo nascere "in diretta" un bimbo nella stanza accanto.... 
Quando sei "fuori" sembra tutto veramente terribile, doloroso da morire, angosciante e spaventoso...
Se ripenso al mio parto, però, ricordo ogni singolo istante con emozione e tenerezza e cerco di illudermi che anche stavolta sarà così.

Per la verità, invece, tutto quanto mi ha preso veramente male in queste settimane.
La consapevolezza dell'arrivo imminente di Arianna mi ha gettata in uno stato un po' confuso, in cui l'emozione "buona" convive pesantemente con quella meno serena... con i timori per le reazioni di Sofia, le incertezze circa la mia capacità di fronteggiare efficacemente e positivamente le situazioni che verranno, il senso di ansia per le cose che non potrò controllare in prima persona...

Vorrei essere più ricca di emozioni buone verso la piccola che sta per venire al mondo; vorrei non avere tutti questi pensieri "agitati" e soprattutto vorrei sentire qualche parola di conforto ogni tanto, di qualcuno che sappia dirmi qualcosa di diverso da "sarà molto difficile e stancante ma ne vale la pena"...
Che ne vale la pena, lo so anche da me.
In questo momento, però, quel "difficile e stancante" mi terrorizza a pieni voti, forse perchè mi sento stanca da me, forse perchè a volte mi sento inadeguata con Sofia, con i suoi capricci da nana "due-enne" che inizia a  tirare fuori prepotenze e strilla varie.... forse perchè temo in modo esagerato di poter fare del male alla mia principessa, e questo mi porta a convincermi di starmi dedicando veramente poco alla mia piccola nanerottola in arrivo.... 
Mi ritrovo a pensare che, inevitabilmente, il tempo per me e Sofia diventerà pochissimo; che non avremo più i nostri pomeriggi di coccole esclusive, le nostre passeggiate "da sole", i nostri giochi indisturbati.... e mi ritrovo a rimpiangere di aver smesso, negli ultimi due mesi, di uscire da sola con lei, perchè avrei potuto farlo, semplicemente sforzandomi un po' e imponendomi di mantenere la calma.

Mi ritrovo a riguardare le cose preparate per Arianna... la sua culla preparata insieme a Sofia (che ovviamente poi ha voluto entrarci dentro stropicciando lenzuola  e copertina) e richiusa dentro un sacco per evitare le successive incursioni della sorella.... contrariamente a due anni fa, quando la stessa culla fu preparata con amore, precisione, delicatezza, e poi adagiata dolcemente sul suo supporto di legno bianco in attesa di ricevere un fagottino rosa di nome Sofia... 
Ripenso al set di bavaglini ricamati per Sofia... e al nulla più totale ricamato per Arianna (con la scusa che "Arianna" è troppo lungo per scriverlo tutto su un solo bavetto.....).
Mi consolo, o almeno ci provo, pensando che Arianna ha una cosa splendida che Sofia non ha avuto: una sorella maggiore meravigliosa.
Può sembrare retorica, e so che probabilmente ci vorrà un po' di tempo prima che davvero si instauri e si consolidi un rapporto di fiducia ed affiatamento tra di loro, ma se non altro... voglio sperare con tutta me stessa che possano crescere compatte, unite, complici e legate con tutto il cuore.

Ripenso alle tante cose fatte e a quelle non fatte, e non riesco a non pensare che tutto avrebbe potuto esser fatto diversamente; forse meglio, con più cura, con più amore, con meno ansia, con meno preoccupazioni.

E mentre ci penso, sono in preda all'ansia e alla preoccupazione più nere... e cerco di respirare e allontanare i pensieri negativi, confidando nella complicità degli ormoni, che spero dopo il parto mi diano quello stesso sprint di ottimismo e onnipotenza  con cui due anni fa ho affrontato il post parto piena di entusiasmo ed energie....

Ormai ci siamo; il tour de force finale è iniziato da oggi, con l'entrata alla 40ma settimana ed il primo tracciato; tutto il resto è (para)noia....

Incrocio le dita, chiedo al buon Dio di esserci vicini, di aiutarmi a non perdere la pazienza e di regalarmi ancora una volta un parto sereno e bello da ricordare; e con il mio pancione che domani conclude il nono mese...... saluto questo spazio nel quale, verosimilmente, tornerò con Arianna tra le braccia....




domenica 5 agosto 2012

What children want....

E anche il secondo compleanno di Sofia... è passato !
Due anni, la mia Principessa ! Due anni !!! Mi sembrano così tanti in confronto a quanto recente è ancora il ricordo della sua nascita... e così pochi, al contrario, se penso a quanto indifesa sia ancora, e a quanto bisogno di rassicurazioni e coccole abbia ancora.... (e soprattutto mi sembrano pochissimi se penso che tra pochissime settimane le arriverà una sorellina... e agli occhi di tutti, probabilmente, lei diventerà di colpo "la grande".... e a quanto duro sarà per lei dovermi di colpo condividere h24 con una neonata, e a quanto difficile sarà per me delegare tante cose ad altri............)

A parte tutte queste considerazioni... per le quali probabilmente scriverò appositamente (perchè il bisogno di mettere a fuoco le mie emozioni e le mie paure, in questo momento, è abbastanza forte).... ho iniziato a scrivere pensando alla Festa di compleanno che abbiamo organizzato per Sofia.

 Niente agenzie di animatori, niente affitto di locali, niente giochi di squadra... un pomeriggio semplice, fatto di bimbi, spensieratezza e spontaneità. 
Una merenda nel nostro giardino, certo con tanto di palloncini e festoni... con tanto di scarto di regali tutti insieme, strappando la carta a sei, otto, anche dieci mani.... montando i giocattoli "in diretta" e mettendo tutti i bimbi in fila davanti il suo scivolo nuovo, o sedendoli tutti al suo tavolinetto da giardino....
Tanti palloncini per tutti, tappeti di gomma per i più piccoli, un'altalena appesa al tronco della nostra mimosa... e poi brioches farcite con prosciutto e formaggio e con tonno e pomodoro, torte salate con ricotta e spinaci e pomodoro e mozzarella (tutto rigorosamente preparato da mamma !).... e un angolo a parte per gli amici vegani, con patè di verdure fresche, crostini di pane, olive e pomodorini..... 
E poi... dulcis in fundo.... ovviamente lei, la protagonista di ogni festa di compleanno.... LA TORTA !!!!

Finalmente sono riuscita ad avere anche io una delle torte capolavoro di Ilenia Barbera, artista eccezionale che ha imparato, in pochissimo tempo, a tirare fuori il suo talento attraverso il modeling della pasta di zucchero.... 
La reazione di mia figlia... uno spettacolo di sorpresa, entusiasmo e gioia irrefrenabile.... saltava, batteva le mani, gridava "evviva"... ha soffiato da sola le sue due candeline, si è applaudita da sola... e si è goduta in pieno il suo legittimo momento di "protagonismo"....

Niente è più gratificante che vedere tanta felicità negli occhi dei bimbi, il loro entusiasmo genuino e rotondo, regalare una piccola magia che, davvero, non ha prezzo....
E niente mi rende più felice che il toccare con mano, volta dopo volta, che non serve organizzare cose "stratosferiche" per far divertire i bambini... che per loro avere spazio, serenità, giocattoli e un po' di libertà è il mix ideale per tirare fuori ogni competenza "sociale", "relazionale" e organizzativa...
Sebbene mi fosse stato chiesto come pensassi di intrattenere tanti bimbi senza un "esperto" al mio fianco, sono contenta di aver seguito il mio istinto ed il mio intuito, ed aver organizzato in modo semplice... perchè altrettanto semplice e VERA è stata la gioia che ho visto scintillare in tutti quegli occhietti furbi e vispi di bimbi tra 8 e 27  mesi.... !!!

domenica 29 luglio 2012

Trentaseiesima in corso....

35+2
Ecco a che punto sono della mia seconda gravidanza.
Trentaseiesima settimana in corso... ancora qualche giorno prima del "traguardo" oltre il quale non ci sono più rischi.
Questa sera, però, tanti doloretti "strani" che proprio non mi piacciono.
Mi sono messa in ansia.
Tanto in ansia che ho voluto a tutti i costi finire di confezionare i confetti nascita di Arianna. Hai visto mai che la piccola dovesse decidere di anticipare, e non ci siano i confetti pronti !?!?!?
Ehehehe, che strani pensieri che fa una mamma quando teme di anticipare il parto!
La mia amica era terrorizzata che la figlia anticipasse a prima della data in cui aveva fissato la super depilazione con l'estetista... io a quella nemmeno ci penso!
Ma ai confetti si, che diamine !

Seconda gravidanza in dirittura di arrivo.
Volata. Andata benissimo. Felice.
Ma se penso che questo potrebbe essere il mio ultimo pancione, mi viene già nostalgia prima che finisca.
No, no, non accetto proprio l'idea che sia l'ultimo.
Ce ne sarà almeno un altro. Più in là. Più avanti. Ma ci sarà.
Ho bisogno di crederci e di pensarlo.
In barba a tutte le perplessità di mio marito.

Tra poco saremo in 4. Quanti dubbi e quante paure !
E quante emozioni !
Come farò la sera quando Ciccio sarà fuori per lavoro ? Come farò a non far soffrire Sofia senza trascurare Arianna ? Come farò ad amare un'altra bimba come amo Sofia ? Come farò a essere sempre "giusta", imparziale, paziente e amorevole ?
Come faremo ?

Il corredino di Arianna è pronto. Ho sostanzialmente riesumato le cose di Sofia, le ho lavate e stirate e sistemate dentro la porzione di armadio che abbiamo liberato per lei.
Comprato cose nuove....? Pochissime, praticamente nessuna.
Quelle dei primi 3 giorni. Si, quelle si. Tranne le lenzuola. Anche quelle sono di Sofia.
Niente bavaglini ricamati da mamma questa volta. "Arianna" non ci sarebbe entrato mai, in nessun bavaglino del mondo !!!!
Tante scarpette di lana, in compenso, che ospiteranno i confetti del suo Battesimo.

I nostri borsoni sono pronti. La valigia per il parto e la borsa di Arianna. La borsa con i suoi cambi, i prodotti per lavarla, i pannolini... 
siamo così vicini che a volte ho paura di schiantarmi senza accorgermene
Poi penso che devo "predisporre" tutto per Sofia; che aspetto con ansia che mia mamma si trasferisca qui, in modo da sentirmi più serena in caso di travaglio notturno. Penso mille cose e dico a me e al mio pancione che è ancora troppo presto per "partire"....

Speranze, auguri, auspici... milioni di miliardi
Che le mie bimbe possano essere sempre serene; che il loro cuore sia sempre pieno di amore e di speranza, di fiducia e di ottimismo; che mai si sentano sole in questo mondo e che tra loro, con il tempo, si instauri un legame solido, complice, amorevole e disteso.
Che la mia famiglia continui a crescere, migliorare, camminare... con fiducia e con passione, perchè tutti gli impedimenti sono fatti per essere superati.

Che questo secondo parto possa essere veloce e bello come il primo, e che Sofia nei giorni di mia assenza possa essere serena, circondata d'amore e rassicurazioni. 

Che la vita sia sempre piena di sorprese, validi motivi per sorridere... e soprattutto di amore, fede, complicità e affiatamento...

Per i bilanci... mi prendo ancora qualche giorno... non fosse altro che per scaramanzia ! ;-)

giovedì 5 luglio 2012

In viaggio con una bimba e un pancione....

...esperienza meravigliosa !
Apro così il post in modo da non lasciare adito a dubbi circa la qualità estremamente alta della vacanza che abbiamo vissuto tutti insieme a Siviglia due settimane fa.
A parte il caldo da urlo (abbiamo avuto picchi di 44 gradi i primi 3 giorni), tutto quanto assolutamente da ripetere ! Pochi problemi per il volo (all'andata Sofia si è addormentata una decina di secondi dopo il decollo e si è risvegliata che stavamo passando sulla Sierra Nevada; al ritorno è stata molto più sveglia, e tenerla ferma non è stato facilissimo, ma tra libri, tetta, giornali, ipod con cartoni animati, fogli e colori.... ce l'abbiamo fatta!); pressochè nessun problema per il viaggio in sè.
A dispetto delle mie perplessità, ha accettato di buon grado il passeggino, certo chiedendo spesso di scendere, ma ovviamente siamo stati noi i primi a metterla giù tutte le volte in cui stavamo dentro un parco o comunque in un'isola pedonale o in luoghi non troppo affollati. Siviglia è molto ricca di piccole aree gioco per bambini, dotate di pavimenti imbottiti, scivoli, altalene, cavallini a  molla etc... ovviamente quasi ciascuna di queste è stata una nostra tappa obbligata; ci siamo resi conto presto che non eravamo esattamente a "Disneyland" e che, ovviamente, per lei sarebbe stato un viaggio prevalentemente noioso, fatto di monumenti, passeggiate, palazzi e pochi divertimenti... questo ci ha fatti regolare, ovviamente, affinchè ogni giorno ci fossero lunghe parentesi dedicate a lei, al suo sonno, ai suoi gusti e alle sue esigenze....
Quanto al cibo, si è autoregolata anche meglio di noi ! Tenuto conto del caldo spaventoso, credo sia stato più che sano il fatto che abbia mangiato veramente pochissimo, ma abbia bevuto in compenso litri di succhi di frutta... continuava a chiedere "ancora succo di putta" a ripetizione, alla fine abbiamo iniziato a comprare i brick da un litro al supermercato... e ne consumavamo anche due al giorno..... non è mai stata male e noi non l'abbiamo mai forzata a mangiare qualcosa che non le andasse. L'unico giorno in cui abbiamo deciso di prendere una pausa (soprattutto perchè il giorno prima l'abbiamo vista davvero stanca e durante la notte aveva detto di avere mal di denti) e rimanere in hotel, al fresco della camera con l'aria condizionata accesa, ha di buon grado mangiato un panino con il famoso Jamon spagnolo (prosciutto crudo molto gustoso, per chi non lo sapesse).... 
quasi tutti i pomeriggi li abbiamo trascorsi in piscina, fino a sera (considerata la posizione estremamente più occidentale della Sicilia, il sole tramontava non prima delle 22,00... e conseguentemente tutti  i nostri ritmi sono andati avanti di un paio d'ore, anche in mancanza di fuso orario). Divertimento massimo per lei, oltre a sguazzare nella piscina "dei piccoli", ballare sui gradini della piscina dei grandi, tenendo suo padre per le mani e cantando a squarciagola il suo "bibbibadi" (parafrasando l'urlo di battaglia del papà, "yeah, everybody!").
L'abbiamo vista serena, allegra, spensierata, felice soprattutto di passare del tempo contemporaneamente con papà e mamma, senza orari, senza restrizioni e senza "scambio di staffetta" tra me e Ciccio.

Confermo, a distanza di un anno: viaggiare con i bambini non solo si può, ma è un'esperienza di grande maturazione e crescita, che amplia gli orizzonti ma soprattutto insegna ad adattarsi e a superare tanti pregiudizi rispetto al proprio e all'altrui funzionamento ! :)

martedì 12 giugno 2012

A ritmi rallentati....

Mio malgrado torno qui sempre più raramente.... e nel frattempo la vita scorre, cambia, migliora, peggiora,. si stravolge.....
Domani partiamo per la nostra ultima vacanza in tre... Siviglia ci aspetta, e spero che con Sofia vada bene come è andata un anno fa a Roma.... anche se sono scettica, a dirla tutta.
ultimamente è entrata in fase ribelle, ascolta poco, fa tanti capricci, disobbedisce, si agita.... e mamma, psicofisicamente abbastanza provata, perde sempre più spesso la pazienza.
La gravidanza procede benissimo, aspettiamo un'altra bimba che si chiamerà Arianna.
Continuo ad allattare Sofia che, dopo aver superato un mesetto circa di "secca" assoluta (pensavo che avrebbe mollato il seno a quel punto, e invece no!), adesso sta ricominciando a trovare prime tracce di colostro...
E' difficile trovare posizioni comode, che mettano il pancione a riparo da gomitate, ginocchiate etc... ma cerco di non farglielo pesare.
Intanto lei ha iniziato a fare primi pezzi di notti nella sua stanza, lasciando un vuoto incredibile in camera da letto... tanto difficile da sopportare, che quasi sento sollievo quando si sveglia nel cuore della notte e Ciccio a volte la riporta nel lettone...
Abbiamo iniziato anche a fare le prime pipì nel vasino... aspettiamo il rientro dalle vacanze per cercare di eliminarlo definitivamente e completamente.
A volte mi sento stanca e soprattutto poco paziente. Mi sento in colpa quando perdo la pazienza con lei, cerco di ricordare a me stessa continuamente che non ha ancora nemmeno due anni... ma non è sempre facile riuscire a ritrovare l'autocontrollo in certi momenti.....
Incrociamo le dita per il nostro viaggio; per le tre ore di volo, per le passeggiate che necessariamente richiederanno che lei voglia stare sul passeggino, per gli orari che si stravolgeranno e i pasti che non saranno preparati da mamma.... 
In crociamo le dita per tutto... anche per il mio pancione, che non esploda al primo vuoto d'aria...... 

martedì 15 maggio 2012

Ciccio mi manca....


E dopo tanto pensarci su, rimuginare, rimandare e starci anche un po’ male….
Stasera finalmente ho “vuotato il sacco” con Ciccio.
Non so se e quanto sia stato utile; so che le mie parole lo hanno toccato, ma non so quanto a lungo termine saranno le conseguenze. Ad ogni modo, adesso mi sento addosso quella strana sensazione di quando vorresti sentirti più leggero perché ti sei tolto una serie di pesi dallo stomaco, e invece qualcosa di inspiegabile continua a farti male dentro la pancia.

Ciccio non ha mai realizzato il suo vero sogno; Ciccio voleva fare il musicista; il musicista di quelli importanti, che suonano sui palchi con i musicisti conosciuti, voleva viaggiare per il mondo inseguendo la sua musica, voleva sentirsi orgoglioso e fiero di sé e del suo strumento musicale.
Ma Ciccio vive in un tugurio in fondo al mondo chiamata Palermo, non ha mai avuto i giusti agganci, probabilmente ha iniziato troppo tardi a studiare “seriamente”, mentre ha perso gli anni “d’oro” dell’adolescenza studiando da autodidatta e tagliandosi fuori dagli ambienti più promettenti.
Quando ha dato una svolta ai suoi studi, iscrivendosi al Conservatorio, era già grande, lavorava e i suoi tempi erano necessariamente ridotti… Poi ha deciso di sposarsi e in poco tempo è anche arrivata la sua prima figlia… Risultato, ormai i suoi sogni di gloria sono andati in frantumi, Ciccio si accontenta di insegnare musica nelle scuole private, sentendosi per altro enormemente inadeguato e mediocre. Ogni tanto suona, in modo incostante e saltuario, con qualche gruppo “di fortuna”, sentendosi sempre un pesce fuor d’acqua e non riconoscendosi mai una identità “vera” come musicista….

Ciccio oggi è un insoddisfatto per scelta, che vive la sua vita all’insegna dell’autocritica e della frustrazione, perché i suoi sogni non si sono mai realizzati e ormai, diciamocelo sinceramente, non si realizzeranno più; perché intraprende a volte qualche progetto di studio che non porta mai da nessuna parte e perché i suoi tempi sono irriducibilmente compromessi dagli impegni che arrivano dalla sua famiglia e dal suo lavoro.
Ciccio vive una vita convulsa, sempre di corsa, inseguendo sé stesso, la possibilità di studiare e, a volte, la voglia di mandare tutto a puttane e dimenticare per sempre di aver sognato di fare il musicista.

Ciccio mi fa una tenerezza incredibile, perché i suoi occhi sono sempre pieni di malinconia, di solitudine, di vergogna e di infelicità.

Ma negli ultimi mesi Ciccio se n’è andato lontano.

Quando è con Sofia i suoi pensieri sono persi altrove, fisicamente è con lei ma la sua testa è ad uno spartito; il suo sguardo a volte è perso nel vuoto perso tra un solfeggio e una partitura ed è anche capitato che, vedendolo assorto nei suoi pensieri, Sofia si sia andata a sedere accanto a lui assumendo la sua stessa posizione assorta, un po’ per imitarlo, un po’ forse anche per cercare di raggiungerlo in quel posto sperduto e introvabile nel quale lui si era andato a perdere con i suoi pensieri.
Quando è con me è piuttosto silenzioso, spesso nervoso, generalmente giù di tono.
Negli ultimi mesi ho sentito scivolare giù ogni minimo residuo di interesse e di attenzione verso di me; dalle cose più banali a quelle più “eclatanti”, sempre rimanendo nel campo delle “frivolezze, per certi versi. Dal non rendersi conto di un cambio di trucco o di una maglietta nuova, al non trovare il tempo (io dico la volontà e la spinta) per comprarmi un regalo per il compleanno o per la mia specializzazione….
E anche questa, che sembra una cosa stupida e probabilmente immatura, per me è diventato un chiodo doloroso, una dimostrazione di assenza di cure, di pensieri, di attenzioni.
Non è il regalo in sé e lo giuro su quel che ho di più caro,
E’ il sentirsi importanti, pensati, al centro dell’attenzione del tuo amore; è sognare di ricevere uno di quei romanticissimi scatolini “preziosi”, magari contenente un pezzo di bigiotteria da poche lire, ma pensato e scelto per me…. E’ il sentirsi oggetto di fantasie, pensieri, progetti…

Ma io sono “grande”, di queste cose mi faccio una ragione, penso solo che sta molto male per essersi ridotto a questo punto, e cerco di non aggiungere il carico delle mie delusioni a quello delle sue frustrazioni.

Sofia invece è piccola. Sofia non ha ancora la capacità di rendersi conto di questa scissione, tra l’amore di suo padre e la sua capacità di stare insieme a lei con vitalità, gioia, pienezza.
Sofia ha semplicemente finito con l’allontanarsi tantissimo da lui, con il piangere quando lui la prende in braccio perché, se in casa ci sono anche io, lei vuol stare solo con me; e, ovviamente, ha smesso di obbedirgli, fa un sacco di capricci con lui (li fa anche con me… ma con me a un certo punto smette) e, in generale, credo abbia perso un pezzo della piacevolezza dello stare insieme a suo padre.

Ieri sera, mentre le faceva il bagno e lei si stava comportando benissimo, io stendevo la biancheria nello stendino in bagno e lui ha iniziato a lamentarsi con me “ultimamente questa bimba è diventata capricciosa e disobbediente…..”…
L’ho guardato, anche se mi dava le spalle, e gli ho solo detto “non ricalcare le orme di tua madre”.

So che ieri sera non ha capito quel che volevo dirgli, ma stasera gliel’ho spiegato esplicitamente.

Sua madre ha sempre da ridire sulle sue “assenze”, sulla sua lontananza, sulla frequenza delle nostre visite etc; e Ciccio va su tutte le furie quando le telefona e, al posto di “ciao come stai?” si sente dire “non ti fai mai sentire”.
Ieri sera Sofia stava facendo proprio la brava e, anziché fare quella lamentela fuori luogo, avrebbe potuto cercare di sfruttare l’occasione del bagnetto per giocare con lei, essere complici, farsi due coccole…
Sofia è piccola. Ma capisce pressoché tutto ormai. E anche se, apparentemente, era presa dalle sue paperelle dentro la vasca, so che sente il peso e la pressione delle aspettative di suo padre; di quelle mancate verso sé stesso, che poi diventano anche critica verso sua figlia.

Ciccio è andato via lontano, anche se il suo corpo è qui.
Ciccio mi manca da morire, e manca anche a sua figlia.
Tra tre mesi arriverà anche la sua seconda figlia, e io ho una paura fottuta di come affronteremo quest’ulteriore cambiamento, la necessità di esserci al trecento per cento per non far soffrire Sofia, offrire tutte le attenzioni e l’amore possibile anche alla piccola in arrivo, e non crollare come coppia.

Stasera ho vuotato il sacco con lui, mentre Sofia era crollata dal sonno tra le mie braccia, dopo una cena andata sottosopra perché lei aveva sonno e non voleva minimamente saperne di esser messa sul seggiolone a mangiare.
Lui sbucciava una mela senza guardarmi negli occhi, annuiva, sospirava…
E poi è uscito per una delle sue prove che, mi duole dirlo, non servono quasi a nulla.

Ciccio mi manca.
E lo rivorrei indietro per come era sei anni fa.
E l’unica cosa che sono riuscita a fare, è stata suggerirgli di prendere i fiori di Bach.

Non c’è che dire.
Proprio un grande aiuto.

martedì 24 aprile 2012

Quanto si corre....

...un periodo veramente intenso !!!
In una settimana io ho conseguito il diploma di specializzazione come psicoterapeuta e Ciccio la laurea triennale in conservatorio....
Settimane di corse, studio notturno, avvicendamenti con la piccola, incastri a volte "malsopportarti", tensioni e pochissimo tempo per noi due, molti pensieri solitari, persino poco spazio emotivo per la comunicazione...
Finalmente è finita !!!
Sabato sera abbiamo fatto una bellissima festa invitando amici e i familiari più stretti....
Una festa "rumorosa", con musica dal vivo, cose buone da mangiare, una torta.... e un sacco di bambini !!!!
Riflettevo su come cambiano le cose nel tempo.... prima le feste erano fatte per bere, fumare, ballare... ora ci sono tanti bimbi a monopolizzare l'attenzione, l'emozione e la progettazione di spazi, tempi, attività, modalità etc... Non ne ho il minimo rimpianto, anzi.... mi guardavo intorno e pensavo a com'è bella la mia vita adesso, da quando c'è Sofia...

E intanto il pancione n.2 cresce, la settimana entrante la morfologica confermerà definitivamente se davvero è una femminuccia (come sembra), così che scioglieremo le riserve sul nome.... intanto da diverse settimane io ho iniziato a confezionare scarpine di lana come bomboniere per i confetti.... ci vuole molto tempo per farle tutte, e io tempo ne ho sempre poco... quindi lentamente e piano piano, iniziamo a confezionare e mettere da parte.
Sento ancora poco i movimenti del/la pupo/a, sto praticamente alla grande, se non fosse per i cali di pressione che iniziano a diventare sempre più frequenti.

Sofia cresce a meraviglia, prende ancora il mio latte (o quel che ne resta... diciamolo pure !), in questi giorni ha avuto una terribile irritazione da pannolino, ma anche quella sta "rientrando", mentre lei non smette mai di stupirmi con la sua tenereza, l'allegria, la velocità di apprendimento etc...

Ho iniziato a "saggiare" la sua gelosia nei confronti del cuginetto... con cui per la prima volta si è trovata  a condividere le attenzioni dei nonni.... improvvisamente ha iniziato a togliergli i giocattoli, a spingerlo lontano e in qualche occasione anche ad assestargli qualche manata... momenti di dubbio, in cui non si sa bene come sia giusto reagire... non si può ignorare, ma credo che nemmeno reprimere duramente sia giusto (sebbene l'istinto sia quello)....  
Vedremo come andrà con la sorellina/fratellino quando sarà qui....

Il lavoro finalmente inizia a prendere la forma che ho sempre sognato e desiderato.... sta nascendo una associazione culturale che si occupa di benessere integrale della persona, ma di questo dirà più avanti... intanto ho il mio gruppo gestanti, finalmente, con cui lavoro già da un paio di mesi regolarmente e con grande soddisfazione.... continua l'attività di organizzazione corsi ECM... e vedremo dove andremo !!!

Pieno fermento, voglia di fare, poco tempo, molte emozioni... tanti progetti !!! :)

venerdì 13 aprile 2012

finalmente un altro lavoro... finito !

Era il 30 di dicembre quando ho scritto questo post
Finalmente le foto del lavoro finito..... tanta fatica e tanta soddisfazione!





Poco tempo per scrivere ultimamente, mi manca tanto il mio appuntamento qui... Tornerò presto, o almeno... ci proverò!

sabato 3 marzo 2012

Biscotti con Sofia !

Desideravo da tempo provare quest'avventura... decidevo "oggi lo faccio", poi desistevo al pensiero di tutto quello che sarebbe successo intorno a noi.....
L'input definitivo è venuto dopo aver acquistato da Ikea (mitica Ikea!) un set giocattolo con stampini, mattarello, minitortiera e ministampo a ciambella (non ho ancora capito se possano pure andare in forno, a dirla tutta... sono troppo belli !)

L'esperienza è stata splendida ! 
Sofia non ha smesso di sorridere, occhi spalancati, entusiasmo a mille, continuava a volere il mio mattarello anzichè il suo, passava le dita sulla farina e osservava i "solchi", mangiava pasta frolla cruda e io ridevo dicendole "no cruda, c'è l'uovo!!!!"... e lei, incurante e felice, si leccava le dita....

Ha inciso i suoi biscotti, li ha semidistrutti per sollevarli, ha voluto metterli lei sulla placca da forno anche a costo di mutulare il suo "bimbo" e deformare il suo "pore" (che nella sua lingua è il cuore!).....

Quando ha avuto la sua prima stella da mangiare.... ha fatto l'espressione più felice che io le abbia mai visto fare fino ad oggi....

Esperienza mitica, da ripetere presto !!








mercoledì 15 febbraio 2012

"Levarsi il pensiero"

In questi giorni sto iniziando a sciogliere il "silenzio stampa" e sto iniziando a dire un po' in giro che aspettiamo il secondo bebè.
Ho ricevuto un ricorrente commento del tipo "brava, così ti sei tolta il pensiero"....
Come se fare figli fosse un obbligo, un dovere, e per altro come se DUE figli fosse il massimo consentito dalla legge.... 
Ma sono strana io che invece considero la gravidanza un privilegio, un'avventura, una gioia, un'emozione ? 
Sono strana io che, fosse per me, ne farei uno all'anno ? (lo so, per ora parlo così perchè non ho ancora sperimentato cosa significhi averne due... ma lo stesso !!!!)
Bho... sento attorno a me tanta superficialità in tema di figli.... E personalmente sono felicissima di questa seconda opportunità, e spero in cuor mio che non sia davvero l'ultima della mia vita.......

martedì 14 febbraio 2012

"La musica nel sangue"


Domenica scorsa Sofia ha trovato a casa di mia suocera una vecchia radio che Ciccio aveva regalato a sua nonna moltissimi anni fa... Ha schiacciato qualche bottone, e un certo punto è partita la musica proveniente da un nastro a cassetta dimenticato lì dentro per anni....
...io dico che non servono commenti.....

martedì 7 febbraio 2012

Allattare in gravidanza

Ho deciso di farlo.
All’inizio ero perplessa; pensavo a quanto sarebbe stato difficile gestire l’allattamento del neonato insieme a quello di Sofia; pensavo a quanto male sarebbe stata lei durante i miei giorni di assenza per il parto; pensavo di dover preparare in qualche modo il terreno per un suo “svezzamento definitivo”,  prima del “grande giorno”.
Ci ho pensato, ci ho rimuginato, ci ho pianto.
Alla fine ho deciso di non smettere.
La fatica è solo mia, e mi sento di affrontarla. Non mi sento, semmai, di imporre a mia figlia un distacco al quale evidentemente non è ancora pronta, considerato quanto spesso ancora cerca il mio latte, e a quanto questo le serva ancora per dormire, per consolarsi… e in questi giorni di malattia e inappetenza, anche per nutrirsi, considerato che, per poco che ne sia rimasto, praticamente per ora prende quasi solo quello.
Niente svezzamento, niente passi da gigante. Si continua a oltranza.
Nel corso della gravidanza si vedrà come andrà, se il latte cambierà sapore, se sparirà, se lei smetterà di volerlo….
Intanto siamo qui.
Il primo mese… un dolore ai capezzoli veramente difficile da sopportare.
Strano per me, che non ho mai sofferto di una ragade, mai avuto alcun dolore o alcun problema nell’allattamento… una cosa del tutto nuova con cui confrontarsi; il dolore, il fastidio, l’istinto di staccarla e proteggere quella parte così sensibile e dolorante di me.
Dall’altro lato la volontà ferma di non farlo, di sopportarlo sperando che diminuisse…
Adesso, nel corso del terzo mese, il dolore è molto molto attenuato.
Le prime settimane avevo anche un dolore strano, simile al riflesso di emissione bilaterale: lei ciucciava a destra e a me scoppiava di dolore il seno sinistro (e viceversa). Anche questo adesso è scomparso.
Ora procediamo, anche se il latte mi sembra decisamente meno… molto meno.
Gli esami del sangue del primo trimestre, in barba a tutto il terrorismo che mi era stato fatto… sono assolutamente perfetti, nessun valore è alterato e persino il ferro…. È proprio buono !!!

Allattamento in gravidanza, ciak si gira… noi insistiamo, poi si vedrà!

lunedì 6 febbraio 2012

L'amore si moltiplica

E intanto Sofia cresce.
Cresce, si ammala, prende ancora tanto latte, impara a contare (certo, a modo suo e solo fino a cinque… ma sono soddisfazioni!)… impara che lei si chiama “Fia” e papà si chiama “Ciccio”, mentre mamma si chiama “Vale” (a volte anche “Vali”)…. E che tutti quanti di cognome ci chiamiamo “Beca” (in realtà ci chiamiamo BeGa, con la G, ma lei lo dice così orgogliosa… che per ora glielo stiamo lasciando dire così….). E poi ha imparato che mamma è “cin-ta”, che sotto l’ombelico di mamma c’è un fratellino (o una sorellina) a cui dice “Tao” e a cui spesso manda un bacio…
Ebbene si… Mamma è di nuovo in attesa.
Undicesima settimana in corso.
Prima ecografia fatta: al momento tutto va bene. E’ uno; è ben innestato; il suo cuore batte.
E Sofia, intanto, non si addormenta più prima di mezzanotte.
Mamma non ha più tempo da dedicare a sé stessa.
Quel tempo che prima ritagliavo la notte, adesso è sfumato; le serate corrono dietro di lei, da un gioco all’altro, da un cartone all’altro, da un tentativo di nanna all’altro.
Ancora adesso, comunque, riusciamo ad addormentarci abbracciate.



Lei prende il mio latte, lo cerca, lo vuole, lo chiede.
A me sembra che sia molto diminuito, ma lei non smette di volerlo.
Penso a quanto sia bello, sebbene stancante, adesso quando lei si addormenta stretta a me.
Penso a quanto tutto sarà diverso tra sette mesi, quando lei sarà “la grande”, a soli due anni, e i ritmi dovranno cambiare, le priorità trasformarsi….
Penso a tutte le persone che mi hanno detto di smettere di allattarla, e a tutto l’amore con cui io sto continuando a farlo.
Quanti dubbi, quanta emozione, quanta gioia, quanta paura….
Quanta voglia di contatto, di essere rassicurata, di sentirmi “tenuta” anche io, un po’….
Quanta voglia di ritrovare degli spazi per Ciccio e me; di un bacio sul collo quando lavo i piatti, di una carezza senza motivo o di un intreccio di dita guardandosi negli occhi. Quanto bisogno di tornare “donna”, ogni tanto magari anche un po’ amante…
E quanto orgoglio nell’essere mamma, nel sentire le forze che si esauriscono e il pensare che comunque, con la casa in disordine, i ciuffi di polvere sotto il divano, la biancheria stirata ogni sei mesi e i pranzi spesso improvvisati… ce la stiamo facendo. Che questa è la nostra vita, la vita che abbiamo scelto di vivere con tutte le sue difficoltà, le carenze, le condizioni avverse; la vita che abbiamo scelto di costruire sfidando la disoccupazione, il lavoro precario, la casa in affitto e tutto il resto. La vita che amo, anche se a volte la tradisco un po’, ma che non ridarei indietro per nulla al mondo. La vita che, certamente, si complicherà ancor di più quando i cuccioli saranno due, e la mia cucciola dovrà fare un po’ a meno della sua mamma, imparare a giocare da sola ogni tanto, imparare che quando sta male non esiste solo mamma, ma anche papà; imparare che qualche volta il suo latte dovrà aspettare un po’, e malgrado tutto ciò non perdere la fiducia nella sua mamma.
Penso che non devo dimenticate che l'amore, per fortuna, non si divide mai... ma si moltiplica, come sta accadendo dentro di me in queste settimane....
Quante paure.
Quanto amore.
Quante rinunce.
Quanti doni.

domenica 5 febbraio 2012

Cistite o esantematica ?


Improvvisamente, qualche giorno fa, Sofia inizia a toccarsi sul pannolino e a dire “male!”…
Ciccio mi chiede di controllarla, con un’espressione tra l’imbarazzato e il preoccupato… io controllo e tutto mi sembra normale, tranne forse un lieve rossore in un punto….
Il giorno dopo, fulmine a ciel sereno, Sofia rimette.
Ancora un paio di giorni e compare un po’ di febbre serale e notturna, poi ancora un episodio di vomito… e in tutto questo, non smette di dirmi “male” ogni volta che la metto sul fasciatoio per cambiarla.
Decido di chiamare il suo pediatra sospettando una cistite e lui, a sua volta ammalato, mi dice di fare un esame delle urine… Lì scatta l’allarme: mi rendo conto che Sofia non fa pipì…. Niente, nemmeno una goccia dalle 10 del mattino fino alle due del pomeriggio…. Poi, finalmente, una quantità minima che riesco a raccogliere… insufficiente per un esame completo delle urine, ma abbastanza per riempire il tampone con cui in laboratorio faranno urino coltura e antibiogramma.
Avverto il pediatra del fatto che, in tutta la giornata, Sofia ha fatto si e no un cucchiaio di pipì, la convinzione che sia cistite schizza alle stelle. Decidiamo di iniziare con un antibiotico ad ampio spettro, perché non avrò gli esiti degli esami prima di 3-4 giorni…
Il giorno dopo, durante il bagnetto, mi accorgo che Sofia ha la schiena, il petto e il pancino coperti di puntine! Penso ad una reazione all’antibiotico, chiamo immediatamente il pediatra, nonostante siano le dieci di sera… E lì lui ha un insight! Quasi certamente Sofia non ha mai avuto la cistite, quanto una malattia esantematica, che ha esordito con la febbre (come da copione), ha iniziato a colpire le mucose (dunque non è visibile… ma causa difficoltà e dolori alle vie urinarie).. e solo adesso è “esplosa” sulla pelle !!!
Sospeso l’antibiotico, aspettiamo gli esiti degli esami per confermare una delle due ipotesi.
Intanto l’inappetenza di Sofia inizia lentamente a migliorare (per tre giorni non ha mangiato praticamente niente), la febbre è scomparsa… e lei continua a voler stare sempre in braccio, si accuccia spesso in grembo alla mamma, piange se mi allontano… e cerca tanto tanto tanto latte di mamma…..

sabato 28 gennaio 2012

Fase oppositiva ?


Da una settimana circa Sofia è cambiata… alterna momenti della sua consueta dolcezza a momenti di negatività assoluta, in cui si rifiuta di obbedire (e di dormire !!!), assume un atteggiamento di sfida verso me e Ciccio e fa tutto di testa sua.
All’inizio  ho pensato alla solita dentizione malefica… ora inizio a pensare che ci sia dell’altro.
Il problema più ricorrente è la risistemazione dei giochi, che ha sempre fatto di buon grado e quasi spontaneamente. Mi ero illusa che abituarla fin da piccola a questa pratica servisse a farle acquisire un’abitudine che avrebbe portato con sé per sempre (o quasi)…. E invece da una settimana in qua quando le dici “mettiamo a posto le costruzioni” o “conserviamo i pezzi del puzzle”, lei ti guarda e ti dice “no!”, elude il discorso, va via a fare altro, si mette a protestare, scalciare, oppure tira fuori il suo repertorio di “altre cose” per dirottare il discorso su altro, e possibilmente ottenere una lode o strappare un sorriso che spostino l’attenzione su altro.
Io e Ciccio abbiamo seguito fino a ora una linea dura che, però, inizia a sembrarmi poco efficace ed anche poco utile. Siamo arrivati a stare oltre un’ora a insistere, ripeterle di mettere a posto quello o questo, far sparire ogni altro giocattolo fuori dalla sua portata minacciandola di non darle più alcun gioco se non avesse obbedito, riportarla di forza sul tappeto quando lei andava altrove etc…. Sono partite sgridate fenomenali e, purtroppo, anche qualche sculacciata (del tutto inutile perché comunque non è cambiato niente…)…
Alla fine, o lei si è convinta da sola, come per miracolo e come se nulla fosse stato nell’ora precedente… oppure siamo andati in delirio…. Due volte su due mamma è finita in lacrime, tra il pentimento per le voci grosse e la sensazione di assoluta inutilità ed inefficacia…. Accresciuta dalla consapevolezza dell’ulteriore inutilità di quelle lacrime versate davanti a lei che, al contrario, si è fiondata ad asciugarmi occhi e guance con il fazzoletto e a raccogliere ogni lacrima con la punta dell’indice, aggiungendo un buffissimo “oh, oh!” ogni volta che gliene sfuggiva una….
Mi trovo a chiedermi se sia stata troppo permissiva la condotta che abbiamo seguito fino ad oggi con lei, se sia una normale fase che passerà da sola senza bisogno di fare alcunché, se sia invece necessario adottare un “metodo” affinchè lei esca da questa fase portandosi dietro la certezza che mamma e papà la amano comunque, ma sono più forti di lei (il che, in ultima analisi, significa anche che lei può fidarsi di loro)… quest’ultima mi sembra la più sensata, anche se mi manca per l’appunto il “metodo”, dal momento che non riusciamo né con le buone, né con le cattive, né con le medie…. Ad ogni episodio del genere mi sento di aver mancato un importante obiettivo, non solo educativo ma soprattutto di crescita per lei. Vorrei che da ogni evento lei traesse una rassicurazione circa l’amore e l’affidabilità di mamma e papà, vorrei che da ogni episodio uscisse con la certezza di potersi sentire sicura non solo dell’amore, ma anche della protezione da parte dei suoi genitori.
Mi pare che fino ad ora, specialmente adottando la linea dura, entrambi gli obiettivi siano stati mancati, e oltre al senso di colpa per i “danni” che questo può causarle, mi sento tremendamente in difficoltà per il futuro….
Come al solito si accettano consigli, idee, suggerimenti, punti di vista ed esperienze pregresse………

giovedì 5 gennaio 2012

Smettere di allattare ?


Non avrei mai immaginato di scrivere questo post… non avrei immaginato di trovarmi dinanzi a una difficoltà di questo genere. Sono sempre stata convinta di allattare Sofia a oltranza, ho sempre sostenuto che avrei lasciato a lei la libertà di continuare finchè ne avesse avuto voglia, e di smettere non appena si fosse sentita pronta…
E non mi sono mai chiesta “come si faccia” a smettere di allattare. Non mi sono chiesta se esistano protocolli speciali, metodologie particolari, consigli utili etc… fino a qualche giorno fa avrei risposto che l’unico consiglio sensato era “non fare assolutamente nulla per smettere, sarà il bimbo a smettere quando sarà pronto per farlo”…
In questi giorni…. Una novità… desiderata e inattesa al tempo stesso.
Una novità che mi porta a pensare (quantomeno a domandarmelo) che forse sia bene iniziare a gettare delle basi per il futuro.
In virtù di questa novità (che al momento non esplicito… per scaramanzia!), tra qualche mese sarò costretta a trascorrere meno tempo con Sofia, e quasi sicuramente anche a mancare di casa per qualche giorno. Mi spiace immensamente e il solo pensiero mi atterrisce, ma non credo ci siano alternative. Dovrò dormire fuori casa per un paio di notti.
E mi chiedo, a quel  punto, quanto soffrirà la mia bambina, abituata ad addormentarsi con me nel lettone ciucciando il mio latte ? come farà ad addormentarsi, quanto sentirà la mia mancanza, quanto tutto questo la farà soffrire ?
Se c’è una cosa che non voglio assolutamente, è arrecare una sofferenza alla mia bambina.
E credo che l’unico modo per aiutarla a non soffrire troppo durante quei giorni sia iniziare ad aiutarla, gradualmente fin da ora, ad acquisire nuove abitudini. Aiutarla ad imparare ad addormentarsi anche con papà; aiutarla a imparare che può fare a meno della tetta di mamma, e non per questo perdere il suo amore.
In barba a queste convinzioni, tuttavia, mi manca la “praticità”… ovvero.. da dove si comincia ?
Ieri pomeriggio  ho provato per la prima volta a convincerla a rinunciare ad una poppata, proponendole giochi, dicendole che era quasi ora di cena, abbracciandola forte…. Niente è servito, lei piangeva e continuava a cercare di abbassarmi la cerniera del maglione per raggiungere il mio seno… piangeva accoratamente, e a me si è stretto fortissimo il cuore.
Alla fine mi sono ricordata di due marionette di stoffa, conservate per “emergenza” e mai viste da lei fino ad ora… quella era un’emergenza, così le ho tirate fuori e lei è riuscita a distrarsi…
A me è rimasto un vuoto nel cuore incredibile, e quando è arrivata l’ora di metterla a nanna non vedevo l’ora di poterle dare la “sua” poppata… ho sentito fortissimo, in quel momento, quanto ancora anche per me sia importante non smettere di allattarla, quanto io ami profondamente quel legame meraviglioso tra noi due… e quanto difficile (anche per me) sarà allentarlo fino a scioglierlo del tutto…. Ho qualche mese di tempo per farcela… so che ci vuole un sacco di pazienza, un mare d’amore, la consapevolezza che ci saranno tantissime lacrime… e mi chiedo se realmente ne valga la pena, se sia giusto, se sia naturale….
Sono tanto confusa e, in questo momento, non so che pesci prendere…
E dire che alla sua età tantissimi bimbi hanno smesso da moltissimi mesi di prendere il latte…
Per la prima volta mi sono trovata a chiedermi se sia stato veramente solo un bene prolungare l’allattamento fino a questo punto, e il trovarmi a vacillare su questo interrogativo… in questo momento ha scalzato molte mie certezze….