Fin dalle prime settimane abbiamo avuto un’ulteriore fortuna con Sofia: si è sempre svegliata poco di notte e sono state davvero pochissime le volte in cui io o Ciccio ci siamo alzati di notte per lei.
All’inizio, certo, ciucciava anche la notte (ma fin dai primissimi giorni tirava anche per 4 ore di fila) e, fino a quando non abbiamo cambiato marca di pannolini, c’era anche almeno un cambio a notte da fare. E cambiare il pannolino significa luce, acqua, bagnato, fresco… insomma, sveglia completa! Con i Pampers Progressi abbiamo risolto, nel senso che uno di quelli dura tranquillamente fino alla mattina successiva (a meno che non faccia pupù… ma di notte non è quasi mai successo).
Quello per cui abbiamo “tribolato” un po’ è stato aiutarla ad imparare ad addormentarsi, ed ancora adesso, che le cose vanno molto meglio, non sono del tutto certa che il ritmo sia definitivo.
Abbiamo mantenuto fin dall’inizio la consuetudine del bagnetto serale, sebbene inizialmente il suo addormentamento fosse abbastanza slegato da questo (nel senso che si addormentava anche tre ore dopo il bagnetto, e nel mezzo c’erano poppate, giochi, canzoncine… insomma, di tutto !).
Le prime settimane si addormentava per lo più spontaneamente in braccio a me, durante la poppata serale (o per meglio dire, durante “una” poppata serale); quando per me era ora di andare a letto, ci trasferivamo al piano di sopra, la mettevo nella culla accanto il nostro letto e dormivamo sino al suo successivo risveglio.
Andando avanti ho continuato a seguire quest’abitudine, ma Sofia andava crescendo e tutto ciò che all’inizio non captava la sua attenzione (come la tv accesa, la luce, il computer etc) iniziava a diventare estremamente interessante per lei, che rimaneva sveglia ad esplorare o si addormentava di un sonno troppo leggero che la faceva svegliare appena mi alzavo dal divano per portarla nella sua culla. Ho capito che sbagliavo il contesto intorno al quinto mese, quando eravamo arrivati ad un punto un po’ “critico” in cui Sofia era ancora sveglia all’una di notte! Fortunatamente, anche in quel caso, una volta che si addormentava tirava fino alla mattina successiva… ma certe sere che fatica !!! A volte Ciccio è riuscito ad addormentarla cullandola a ritmo di “volta la carta”, altre volte abbiamo sfruttato il potere di Elisa (ascoltata e riascoltata per tutta la gravidanza, e dunque fortemente conciliante per lei); altre volte ancora l’ho cullata io tenendola nel marsupio e cantandole filastrocche e canzoncine per bambini… ma tutto funzionava in modo incostante; due-tre sere, e poi basta! Era come se l’incantesimo svanisse!
Ultimamente abbiamo cambiato “regole” e sembra che abbiamo trovato un metodo abbastanza efficace (o quantomeno… per ora sta continuando a funzionare). L’aiuto è venuto con lo svezzamento, che ha fissato alcune regole nella giornata (gli orari delle pappe), attorno a cui è più facile costruire il resto. Così, adesso, Sofia cena intorno alle 19.30, o comunque tra le 19 e le 20 (gli orari sono sempre un po’ variabili, inevitabilmente… non posso calcolare al minuto quanto dormirà, se ciuccerà un po’ di più nel pomeriggio etc). Dopo di lei, ceniamo io e Ciccio mentre lei rimane sul seggiolone accanto a noi, che durante la cena la facciamo un po’ giocare.
Sul finire della nostra cena, lei inizia a dare segni di “arrivo”, dunque passiamo al bagnetto, seguito da un bel massaggio con olio nutriente (sono io la fanatica del baby massage). In genere arrivati ai bottoncini del pigiamino lei inizia a piagnucolare per il sonno, e a quel punto io mi trasferisco con lei direttamente in camera da letto, dove è già tutto “in posizione” (cuscini pronti, lettino suo posizionato accanto il lettone, dou-dou sul cuscino, luce soffusa etc). La metto al seno e normalmente entro 20 minuti lei dorme! A volte si risveglia appena la poggio sul suo lettino (e dunque la rimetto al seno fino a successivo riaddormentamento, di norma entro i 20 minuti successivi), altre volte invece continua a dormire. La maggior parte delle notti, tira tutto d’un fiato fino alla mattina successiva; alcune notti invece si sveglia e inizia a giocare da sola nel lettino. In quel caso la prendo subito (per evitare che si svegli completamente) e la metto nel lettone con noi, lei si accuccia al seno con me e ci riaddormentiamo insieme. Certo, per me è un pochino più scomodo dormire sul fianco, ma sentire il suo corpicino stretto a me è una tenerezza che adoro!
A proposito di co-sleeping… è una cosa che adoro, sebbene da un po’ di tempo ho notato che se dorme nel lettone con noi, Sofia si sveglia più frequentemente la notte; è come se la vicinanza con me la invogliasse a fare più “ciucciate” durante la notte (Ciccio dice che fa “open bar”, e in effetti…. rende bene l’idea !!!), mentre quando dorme nel suo letto dorme più profondamente.
Per quello che ne so, il sonno procede secondo un andamento ciclico, che alterna fasi di sonno profondo a fasi di sonno più leggero; sono arrivata alla conclusione che la vicinanza con me nelle fasi di sonno leggero funge da stimolo e, in qualche modo, la ridesta, mentre se è da sola “ripiomba” da sola nelle fasi di sonno più profondo senza arrivare a svegliarsi del tutto (almeno in linea di massima). Ciò non di meno… saltuariamente continuiamo a volte a tenerla nel lettone, specialmente se (come in questi giorni) non sta benissimo, o se si risveglia di notte.
Una cosa che ho notato, a proposito di risvegli, è che a volte lei piagnucola o si lamenta continuando a dormire; probabilmente sogna ! In ogni caso, ho imparato a non precipitarmi subito a prenderla, perché a volte ho corso il rischio di essere io a svegliarla, prendendola nel sonno, scambiando uno di questi “lamentini notturni” con segnali di veglia… Quando sento la sua voce di notte, per prima cosa la guardo rimanendo ferma; se ha gli occhi chiusi, quasi certamente è un falso allarme; se gli occhi sono aperti, invece, non c’è dubbio: è il momento di prenderla e spostarla nel lettone !
Va detto che, allo stato attuale, Sofia so addormenta quasi esclusivamente al seno, e non posso fare a meno di chiedermi cosa succederà quando sarà più grande… sto imparando con lei che, in qualche modo, ha un potere auto regolativo molto buono, e probabilmente quando sarà più grande riusciremo a sostituire il seno in modo “indolore” con una fiaba, delle coccole, una camomilla… non lo so ancora ! Ma qui torna il mio “motto”: Nuddu nasciu insignatu!
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