Durante i primi mesi di allattamento al seno, molte persone mi chiedevano “quando pensi di svezzarla?” e io rispondevo sempre “non prima di sei mesi”.
Credevo fermamente di allattare esclusivamente al seno Sofia fino al suo sesto mese di vita, perché avevo letto da più parti che è preferibile e consigliabile.
Poi, a metà del suo quarto mese, quella domanda mi è stata posta dal suo pediatra il quale, a fronte della mia risposta “standard”, mi ha domandato “Ma Sofia che ne pensa di questa decisione?”…. Lì per lì sono rimasta interdetta, ma ho apprezzato immediatamente l’idea di guardare la questione dal punto di vista della bambina. Per la prima volta mi sono trovata a constatare che in effetti da un po’ di tempo lei si mostrava molto curiosa di quello che noi facevamo a tavola, la sera faceva qualche capriccio perché voleva stare a tavola insieme a noi (quasi sempre in sulle ginocchia di Ciccio) e mostrava di essere attratta dal cibo che mangiavamo noi.
Il suggerimento del dottore è stato quello di non aspettare troppo, per evitare di “forzare” un’attitudine eccessivamente rigida nei confronti del cibo da parte di Sofia, e di sfruttare – al contrario – quel momento di curiosità, che denotava apertura da parte della bimba e, dunque, una buona disposizione nei confronti della novità.
Pur accettando di buon grado il suggerimento, ho ritardato ancora di un pochino l’inizio dello svezzamento di Sofia; l’idea di staccarla dal seno (fosse pure per una sola pappa al giorno, mantenendo l’allattamento al seno per il resto della giornata) un po’ mi “rattristava”, lo ammetto.
Ad ogni modo, a 4 mesi e 18 giorni, il 20 dicembre 2010 Sofia ha fatto la sua prima pappa a base di brodo vegetale, crema di riso, olio e parmigiano. Esperienza andata magnificamente; lei non ha avuto esitazioni dinanzi al cucchiaino, né dinanzi al gusto e alla consistenza della pappa; eravamo più imbranati noi che non lei!
Da allora è stato un viaggio in avanti, alla scoperta di cibi sempre nuovi.
Riconosco di aver proceduto sempre un po’ più a rilento delle indicazioni fornite dal pediatra; ancora adesso (a sei mesi e mezzo) andiamo di liofilizzati, e solo da pochissimo ho introdotto quelli di carne rossa; non ho ancora dato la pastina (ma il semolino si), né le lenticchie… ma in compenso fino a questo momento Sofia ha già mangiato diverse verdure (patata, carota, sedano, zucchina, zucca rossa, spinaci e bietoline), pollo, tacchino, coniglio, agnello, vitello, manzo e cavallo (liofilizzati), parmigiano, olio, farina di riso, farina di mais e tapioca, semolino di grano, mela, pera, banana, prugna, yogurt di pecora… e oggi per la prima volta anche la ricotta di mucca!
In linea di massima, escluso i liofilizzati e le farine, preferisco preparare io le sue pappe, cucinando io quello che posso comprare fresco; banditi dunque (per me) i passati di verdura pronti (preparo io tutto con le verdure fresche, e al massimo lo congelo io, per scongelarlo man mano giornalmente) e gli omogeneizzati di frutta (a merenda frullo io frutta fresca di stagione con un po’ del mio latte); ho comprato gli omo di frutta solo per darle un po’ di prugna (per motivi di stitichezza) che in questo momento non è di stagione. Tra non molto vorrei cimentarmi con gli omogeneizzati di carne, in modo da lasciare i liofilizzati e passare agli omogeneizzati (home made però !).
Fino al momento attuale è andata abbastanza bene, anche se alcune cose a Sofia non piacciono proprio (tra queste il purè di patate, con mia grande sorpresa, lo yogurt bianco e le varie “pappe lattee”, provate al gusto banana e biscotto… niente da fare !) e in linea di massima non è esattamente una grandissima “mangiona”. Direi che anzi è molto “palermitana” nel suo modo di mangiare, nel senso che lascia quasi sempre un po’ di pappa nel piatto, ed io evito di forzarla più di tanto perché da un lato penso sempre che in qualsiasi momento della giornata, può avere il mio latte, e dall’altro lato ricordo con estremo disgusto la sensazione di venire forzata per mangiare (conosciuta nella mia infanzia) e a lei vorrei evitarla….
In questi giorni lei non è stata benissimo, dunque ci siamo un po’ fermati sulle cose note; appena starò meglio intendo darle la pastina, ritentare il purè di patate…. E a fine del sesto mese provare le lenticchie !
Già da un po’ abbiamo introdotto anche la cena, e dunque al momento l’alimentazione tipo di Sofia prevede a pranzo un passato di verdure con semolino, liofilizzato di carne, olio e parmigiano, di pomeriggio un frutto e la sera passato di verdure con crema di riso (o mais e tapioca), olio e parmigiano, oppure yogurt con frutta e biscotto granulare, oppure brodo vegetale con crema di riso, olio e parmigiano, o ancora (come oggi) passato di verdure con ricotta, olio e parmigiano, o (ma molto raramente perché non le piace) una pappa lattea dolce.
Rispetto alle “tabelle di marcia” sono indietro di circa un mese… tutto sommato sto seguendo un po’ il mio istinto, mi dico che ha tutta la vita davanti per mangiare tutto quello che vorrà e che non c’è motivo di correre troppo adesso… mi viene paura, d’altra parte, anche di abituarla in modo troppo “restrittivo” a pochi alimenti e a gusti limitati… e non è questo che voglio… quindi, insomma, cerco di mediare un po’ tra le mie paure (sono io quella che ha sempre paura delle novità) e le regole di gradualità che devono essere rispettate nello svezzamento…
Al momento sono bene accette ricette, suggerimenti e idee per le pappe, tenendo conto che non abbismo ancora introdotto né uovo né pesce né formaggi freschi (a parte la ricotta, che però non è un vero e proprio formaggio, essendo la risultante del latte che “rimane” dopo la produzione dei formaggi… dunque è scarsissima sul piano della presenza di lattosio, grassi e proteine del latte).
Nessun commento:
Posta un commento